[12/06/2012] News toscana

Rossi: «Patto per tutelare il mare toscano, garantire la sicurezza della navigazione e lo sviluppo economico»

Il presidente della regione Toscana, Enrico Rossi si è incontrato con il sottosegretario alle infrastrutture e trasporti Guido Improta, con il comandante generale del corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera, ammiraglio Pierluigi Cacioppo, e con il comandante della Capitaneria di porto di Livorno, ammiraglio Ilarione Dell'Anna, il direttore generale del Ministero dell'Ambiente Renato Grimaldi e il consorzio Lamma, con l'obiettivo di «Costruire insieme un sistema all'avanguardia che cambi la qualità della navigazione e tuteli le coste toscane dal ripetersi di incidenti e disastri in un tratto di mare dove transitano (la fonte è il Ministero dei trasporti) oltre 10.000 navi all'anno e l'incidenza dell'errore umano può essere elevata».

In una nota la Regione Toscana spiega che dalla riunione è emerso «che «Tutela del mare, sicurezza della navigazione e sviluppo economico. Tre aspetti prioritari che devono coesistere, perché vogliamo tutelare l'ambiente marino, navigarlo in sicurezza e renderlo strumento di sviluppo. Per farlo occorrono 4 ingredienti: regole per una navigazione sicura, installazione del sistema Vts con i radar che permettono da terra il controllo delle rotte e quindi in caso di necessità di poter intervenire in tempo reale; relative sanzioni per le violazioni, altrimenti i controlli perdono di efficacia; un'integrazione delle attività, per lo scambio dei dati, tra le Capitanerie di porto e il consorzio Lamma».

Secondo Rossi le regole, le uniche esistenti, sono quelle del decreto Clini, adottato subito dopo il naufragio della Costa concordia, che vieta la navigazione a meno di due miglia dal perimetro delle aree protette e dei parchi. Un decreto necessario e importante ma ancora parziale, che non basta e va esteso con criteri ragionevoli a tutta la costa, oltre a stabilire delle "bocche" di accesso ai porti. Se una Merse II va a sbattere contro l'Enfola (che non rientra nel parco) piuttosto che contro gli scogli bianchi di Sant'Andrea non è che provoca un incidente di minore entità». Probabilmente Rossi voleva riferirsi ad un'altra zona dell'Elba (probabilmente alla vicina costa di Portoferraio, visto che l'Enfola non solo è nel Parco ma che ospita addirittura la sede dell'Ente Parco proprio nella ex tonnara dell'Enfola.

Comunque, al di là dei refusi geografici, Rossi rilancia e fa nuovamente proprie tutte le preoccupazioni degli ambientalisti, con una forte assonanza con i comunicati di Legambiente della settimana scorsa sulle "deroghe" al decreto rotte: «Senza sanzioni non c'è regola che tenga. Dunque il regolamento che perfezioneremo dovrà essere accompagnato da controlli e relative sanzioni».

Per quanto riguarda l'installazione del sistema Vessel traffic service (Vts), Rossi dice che «Dal corpo delle Capitanerie di porto ci è stata confermata la volontà di installare 3 punti radar: Gorgona, Piombino e Argentario. Oltre a quello di Livorno che sarà operativo dai primi giorni di luglio. La Regione, al fine di accelerare le procedure per il rilascio dei permessi, si impegna a convocare quanto prima una conferenza dei servizi. E' poi necessario formalizzare, attraverso un'apposita convenzione con le Capitanerie di porto, tutti gli interventi necessari per realizzare e garantire questa attività di controllo h24 sull'intero arcipelago toscano. Un progetto cui la Regione ha dato la sua disponibilità a collaborare attraverso l'integrazione delle attività con il Lamma, e impegnandosi a cofinanziare i costi di gestione. In Europa potremmo trovare in questo momento orecchi sensibili a questo tipo di richiesta. Del resto, lo ribadisco: è un progetto a cui teniamo molto, sia per garantire la sicurezza dei passeggeri che per il suo valore ambientale ed economico».

La Reegione Toscana chiede anche una maggiore integrazione e collaborazione tra le Capitanerie di porto e il Lamma, che saranno definite dalla convenzione in corso di perfezionamento: «Gli stessi radar, installati e gestiti dalle Capitanerie, possono infatti fornire dati sulle caratteristiche fisiche del mare e quindi consentire al Lamma di elaborare e trasmettere, oltre alle previsioni sulle condizioni meteo del mare, informazioni più dettagliate e affidabili, in modo da poter consigliare le rotte più sicure da seguire».

 

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