[22/04/2011] News

La Tepco riduce del 20% lo stipendio dei lavoratori per risarcire i danni del disastro nucleare di Fukushima

Il Giappone sta discutendo sul dove prendere i soldi per la ricostruzione e per i risarcimenti del disastro nucleare di Fukushima e le notizie non sono buone. La Tokyo Electric Power Company (Tepco) ha le idee chiare: taglierà i salari dei suoi lavoratori (quelli definiti ogni giorno eroi) di circa il 20% per finanziare pagamenti dei danni e le compensazioni per l'incidente nucleare. La Tepco ha detto di aver annunciato ai sindacati di questo piano che servirà a raccattare parte dei risarcimenti temporanei, oltre 600 milioni di dollari, a 50.000 nuclei familiari destinatari dei provvedimenti di evacuazione o di avvisi di evacuazione interna. La cosa paradossale è che tra questi ci sono anche molte famiglie dei lavoratori della Tepco alle quali verrà ridotto lo stipendio.

Secondo fonti della Tepco i suoi 32.000 dipendenti vedranno il loro salario mensile ridotto del 5% e il loro bonus tagliati di circa la metà. Pesanti tagli sono previsti anche per i dirigenti dell'azienda e per quelli di medio livello. L'azienda prevede inoltre di ridurre il numero dei nuovi assunti, che doveva essere di circa 1.000 quest'anno, a meno di 100 all'anno per i prossimi 5 anni. Un sacrificio  salariale ed uno "sfoltimento" probabilmente vano, visto che le richieste di risarcimenti sono destinate ad esplodere fino a raggiungere decine di miliardi di dollari, con l'arrivo delle richieste di danni da parte delle aziende agricole e delle cooperative della pesca.

Oggi il governo giapponese ha presentato la bozza di bilancio suppletivo da oltre 4.000 miliardi di yen (circa 49 miliardi di dollari), per finanziare la ricostruzione delle zone colpite dal terremoto/tsunami dell'11 marzo. 14,6 miliardi di dollari sono stanziati per il restauro di strade, porti, impianti agricoli e di altre infrastrutture. 4,3 miliardi di dollari saranno allo sgombro e smaltimento dei detriti;  4,4 miliardi $ saranno utilizzati per costruire alloggi temporanei per gli sfollati; 1,4 miliardi $  andranno in aiuti per pagare le spese mediche; 2,6 miliardi $ sono stati stanziati per ricostruire gli edifici scolastici danneggiati e per rendere antisismiche le scuole di tutto il Giappone; 6,2 miliardi $ andranno in aiutare e prestiti alle piccole imprese; 2,3 miliardi $ sono destinati a finanziare le operazioni di soccorso da parte di 100.000 uomini della Self-Defense Force per i prossimi 6 mesi; 1,4 miliardi $ verranno assegnati agli enti locali dell'area colpita sottoforma di  sovvenzioni fiscali extra. Verranno

Anche qui piove sul bagnato: i fondi arriveranno da 30 miliardi di dollari accantonati per il sistema pensionistico pubblico e da progetti come l'aumento degli assegni familiari per i figli e l'eliminazione del pedaggio in alcune autostrade. Il progetto di bilancio supplementare dovrebbe essere portato all'esame della Dieta /il parlamento giapponese) il 28 aprile ed essere emanato il 2 maggio.

Per rastrellare yen per finanziare la ricostruzione, il governo giapponese ha anche deciso di tagliare  drasticamente gli aiuti ai Paesi in via di sviluppo a circa 610 milioni di dollari, il bilancio 2011 prevedeva 7 miliardi di dollari di aiuti. Il governo di Tokyo prevede anche di ridurre i contributi a 16 organizzazioni internazionali, tra cui il Fondo globale per combattere Aids e tubercolosi e di tagliare i finanziamenti per l'International cooperation agency del Giappone. Oggi in una conferenza stampa il ministro degli esteri  Takeaki Matsumoto ha espresso «Il profondo rammarico del Giappone per dover tagliare gli aiuti ai Paesi in via di sviluppo ma non possiamo aiutarli di fronte ad un disastro senza precedenti. Il taglio di bilancio colpisce soprattutto i contributi alle organizzazioni internazionali e il governo vuole evitare che misure che ostacolino  gli sforzi di aiuto in corso».

Intanto cresce il malcontento nel Partito democratico del Giappone che non vuole aumenti delle tasse che incidano sulle persone già colpite dal disastro. Diversi parlamentari accusano i leader del Pdj di aver preso decisioni senza una discussione approfondita all'interno del partito. Il governo ha deciso di congelare per il momento il sistema di contenere eventuali aumenti dei prezzi della benzina tagliando le tasse. Un progetto di legge su questo "congelamento" sarà messo ai voti in commissione alla Camera e i leader del Pdj hanno sostituito alcuni membri della commissione che si sarebbero opposti. L'ex leader del partito Ichiro Ozawa ha criticato il primo ministro e leader del Partito, Naoto Kan, per la gestione del disastro nucleare di Fukushima, intervenendo in un programma di una Tv on-line Ozawa ha detto che «la gestione del governo ha causato danni interni ed ha diminuito la credibilità del Giappone nella comunità internazionale. Il popolo giapponese ha sofferto doppiamente per la risposta del governo».

Dove il governo rinuncia ai risparmi è l'energia: sta pensando di abbassare il suo obiettivo di risparmio energetico per questa estate al 15%, dato che la richiesta di fornitura di energia elettrica sarà probabilmente maggiore di quanto inizialmente previsto. Il piano originale, reso noto all'inizio di aprile, proponeva un taglio del 25% dei consumi, con obiettivi distinti stabiliti per i diversi tipi di utenti. Ora il  governo sta ora lavorando ad una riduzione uniforme del 15% per tutti i tipi di utenti.

Nel suo piano originario di risparmio energetico, il governo aveva fissato tra il 15 e il 20% il  taglio per le famiglie, a circa il 20% per le piccole e medie imprese e al 25% per le grandi utenze, comprese le  fabbriche. Una task force governativa o sarà presto mettere a punto il nuovo piano

Carenze di energia elettrica per i mesi estivi sono previste nelle aree servite dalla Tepco e dalla Tohoku che hanno visto i loro impianti danneggiati dal terremoto/tsunami.

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