[21/04/2011] News

Cina, scandalo al piombo: arresti, multe e chiusa una grande fabbrica

La Jianhuang Knife Co, una delle più grandi fabbriche di Taizhou, una città industriale della provincia orientale cinese dello Zhejiang, è stata chiusa e dovrà essere ricostruita altrove. La fabbrica di batterie, una delle più inquinanti della già inquinata Taizhou, era già sorvegliata a vista ed il suo proprietario messo sotto stretto controllo, dopo quello che ormai in Cina viene chiamato lo scandalo del piombo.

A marzo gli scarichi industriali non trattati della Taizhou Suqi Storage Battery Co, nel distretto di Luqiao, avevano avvelenato 168 persone e livelli eccessivi di piombo erano stati ritrovati nel sangue delle vittime, tra le quali 53 bambini. Ying Jianguo, general manager della Taizhou Suqi Storage Battery, una fabbrica in funzione solo dal 2005,  è in galera dal 25 marzo e pensare che il suo slogan era : «La soddisfazione del cliente è il nostro tema eterno ed anche il nostro continuo obiettivo!».

Ora a Taizhou è scattata una gigantesca inchiesta che coinvolge 33 episodi di inquinamento e sono state arrestate 24 persone accusate di aver provocato l'avvelenamento da piombo, con centinaia di intossicati solo a marzo.

L'ufficio per la protezione dell'ambiente del distretto di Luqiao, che è un'unità amministrativa della città di Taizhou, ha inflitto una multa di 2,85 milioni di  yuan (436.335 dollari) a 18 fabbriche inquinanti e ha detto di esigere cambiamenti immediate, a partire dalla sostituzione di impianti obsolete, ma anche lo smantellamento delle fabbriche per costruirle altrove e con sistemi produttivi e di smaltimento più moderni.  tecnici incaricati delle indagini dicono che «Le ispezioni delle fabbriche di batterie hanno dimostrato che i livelli di piombo nei gas e nell'acqua scaricata dall'impianti superano il limite legale, che ha portato anche a un eccessivo livello di piombo nei terreni circostanti».

Agli abitanti di Taizhou è stato raccomandato di evitare di mangiare cibo coltivato nella zona, dato che il piombo ha contaminato anche le falde idriche e che le fabbriche più inquinanti sorgono vicinissime alle case.

Non si tratta certamente del primo caso di avvelenamento da piombo e da altri metalli pesanti in Cina: già a gennaio più di 200 bambini risultarono avvelenati dagli scarichi di una fabbrica. Nel 2009 ci fu una vera e propria rivolta con i manifestanti che bruciarono camion e buttarono giù le recinzioni di una fabbrica colpevole di aver provocato l'avvelenamento di oltre 600 bambini.

Ora i governi locali, spesso complici degli inquinatori, e soprattutto quello centrale stanno cercando  di contrastare l'inquinamento da piombo e da metalli pesanti con misure urgenti e arresti e multe "dimostrativi", sempre più preoccupati per le proteste in aumento nelle città industriali più inquinate.

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