[14/04/2011] News

Summit Brics: preoccupazione per rivolte arabe, Fukushima e global warming

LIVORNO. Il Brics leaders meeting  tenutosi oggi a Sanya, in Cina, ha prodotto una impegnativa dichiarazione di Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica che probabilmente è il segnale del consolidamento dei legami, anche strategici, tra i 5 Paesi emergenti che insieme rappresentano il 42% della popolazione mondiale, il 18% del Pil e un volume di scambi commerciali del 15% nel 2010.

Il documento congiunto reso noto oggi sottolinea che «Bisogna evitare il ricorso alla forza per risolvere i disordini regionali», un chiaro riferimento alla situazione libica, anche se la parolina "regionali" permette alla Cina di continuare a risolvere con la forza i disordini interni in Tibet e nello Xinjiang Uigur e all'India e alla Russia di fare altrettanto con le loro minoranze ribelli. 

Nella dichiarazione si legge: «Noi siamo profondamente preoccupati per i disordini in Medio Oriente, in Africa del Nord e Occidentale  e speriamo sinceramente che i Paesi colpiti pervengano alla pace, alla stabilità, alla prosperità ed al progresso e che occupino degnamente il loro posto nel mondo in funzione delle aspirazioni legittime dei loro popoli».

I Paesi del Brics si sono impegnati a proseguire la loro collaborazione all'interno del Consiglio di sicurezza dell'Onu riguardo alla questione libica ed hanno chiesto alle parti coinvolte «Di risolvere le loro differenze sulla base di mezzi pacifici e del dialogo», inoltre sostengono l'iniziativa del Comitato ad hoc di alto livello dell'Unione africana sulla Libia e ammoniscono: «L'Onu e le organizzazioni regionali devono svolgere il loro ruolo in maniera appropriata». Anche per questo i 5 Paesi chiedono una riforma generale dell'Onu e del suo Consiglio di sicurezza per renderla «Più efficace, performante e rappresentativa, al fine di rilevare meglio le attuali sfide mondiali».

Il presidente cinese Hu Jintao, la presidente brasiliana Dilma Rousseff, il presidente russo Dmitri Medvedev, il primo ministri indiano Manmohan Singh e il presidente sudafricano Jacob Zuma hanno partecipato ad una conferenza stampa congiunta dove hanno fatto il punto degli accordi che saranno firmati in questi giorni in Cina.

Hu ha detto che «Gli atti adottati durante il summit riflettono il consenso dei leader sui maggiori problemi, quali l'economia, la finanza e lo sviluppo mondiale. Questi documenti espongono le direttive della future cooperazione tra i Paesi. I leader hanno anche convenuto di approfondire gli scambi e la cooperazione nei settori dell'industria, del commercio, delle scienze e tecnologie e dell'agricoltura. Abbiamo concordato di organizzare l'anno venturo in India il prossimo summit del Brics». Poi il presidente cinese ha ribadito il tema che sembra più caro alla Cina in questo momento: nessuno si intrometta nei nostri affari interni. «Noi condividiamo il principio secondo il quale l'uso della forza deve essere evitato - ha detto Hu -  Dobbiamo cercare una soluzione pacifica alle dispute internazionali attraverso il dialogo e la consultazione. Tutti in Paesi devono sostenere i principi della ricerca dei terreni di intesa malgrado le divergenze e di rispetto della sovranità degli altri Paesi. Gli affari interni di un Paese devono essere regolati indipendentemente dal Paese stesso e gli affari internazionali devono essere gestiti collettivamente attraverso la consultazione. Dobbiamo consacrarci al multilateralismo ed alla cooperazione internazionale e promuovere la democrazia nelle relazioni internazionali. Dobbiamo rispettare la sovranità di tutti i Paesi ed i loro diritti di scegliere la strada del loro modello di sviluppo, seguendo il principio della ricerca del terreno di intesa malgrado le divergenze».

La Rousseff ha sottolineato che «I Paesi del Brics rafforzeranno il loro coordinamento e moltiplicheranno i dialoghi. I Paesi Brics hanno giocato un ruolo importante nella lotta contro la crisi finanziaria e il peso di questo blocco e attualmente sempre più importante nei settori dell'economia e della politica».

Secondo Medvedev «Il meccanismo dei  Brics è unico grazie alla loro potenza economica, alla loro influenza politica e al loro potenziale di sviluppo. I 5 Pesi condividono  la stessa posizione sulla riforma del sistema finanziario, sulla riforma della Banca mondiale e su altri temi quali la fluttuazione dei prezzi dei prodotti agricoli. L'accordo trovato al meeting sarà presentato durante il summit del G20, previsto a novembre in Francia».

Sinh ha fatto notare che «Il meccanismo dei Brics aiuta a promuovere la ripresa economica mondiale e riveste una grande importanza per assicurare questa ripresa. Il corso della ripresa potrebbe essere colpito da alcune incertezze, quali i disordini in Asia occidentale e in Africa del nord, così come dalla crisi nucleare in Giappone seguita al sisma e allo tsunami devastatori».

Zuma si è soffermato sulla conferenza Unfccc sui cambiamenti climatici prevista a Durban a dicembre: «Spero che questa prossima conferenza raggiunga un accordo legalmente obbligatorio e consolidi gli sforzi mondiali nella lotta contro l'aggravamento della situazione climatica».

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