[11/04/2011] News

Nell'Ue raddoppiato il consumo interno lordo di energie rinnovabili dal 1999 al 2009

BRUXELLES. In occasione dell'inizio della Settimana europea dell'energia sostenibile che si concluderà il 15 aprile, che punta a promuovere efficienza e risparmio energetico ed energie rinnovabili, l'Eurostat ha pubblicato un rapporto (La part de l'énergie renouvelable dans l'approvisionnement énergétique de l'UE27 a presque doublé entre 1999 et 2009) che sottolinea: «Nel 2009, il petrolio è stata la principale fonte di energia nell'Ue a 27, rappresentando il 37% del consumo totale interno lordo di energia. Dei cambiamenti sono tuttavia intervenuti nel corso dei 10 ultimi anni nelle fonti di approvvigionamento del consumo lordo interno di energia. La parte dell'energia rinnovabile è pressoché raddoppiata, passando dal 5% del consumo interno lordo di energia nel 1999 al 9% nel  2009, mentre quello del gas è passato dal 22% al 24%». La quota dell'energia nucleare è restata praticamente ferma al 14%, mentre quella del petrolio è calata dal 39% al 37%  e quella dei combustibili solidi (soprattutto carbone) dal 18% al 16%.

Ad eccellere nelle energie rinnovabili sono Lettonia (36%), Svezia (34%), Austria (27%) e Finlandia (23%). Le rinnovabili prese in considerazione comprendono: idroelettrico, eolico, biomasse, geotermia ed energia solare.

Il petrolio rappresenta più della metà dell'approvvigionamento energetico a Malta (100% del consumo interno lordo di energia), a Cipro (96%), in Lussemburgo (63%), in Grecia (55%), in Irlanda (52%) e in Portogasllo (50%). I più grandi consumatori di gas sono Olanda (43%), Italia e Gran Bretagna (38%) ed Ungheria (36%). Il carbone e gli altri combustibili solidi fanno la parte del leone soprattutto nell'Europa orientale: Estonia (58%), Polonia (54%), Repubblica Ceca (41%) e Bulgaria (36%).

Il nucleare ha cifre record in Francia (40%), Lituania (34%) e Svezia (29%).

Anche se la quota di energia solare in 10 anni è aumentata in tutti gli Stati membri dell'Ue, la crescita più grande delle energie rinnovabili è avvenuta in Danimarca, (dall'8% del consumo di energia lordo di energia nel 1999 al 17% nel 2009), in Svezia (dal 27% al 34%), in Germania (dal  2% all'8%), in Portogallo (del 13% al 19%), in Slovacchia (dal 3% a 7%), in Austria (dal 23% al 27%), in Lettonia  (dal 32% al 36%), in Spagna  (dal 5% al 9%), in Slovenia (dal 9% al 13%) e In Ungheria (del  3% al 7%). In Italia il consumo interno lordo di energie rinnovabili in 10 anni è passato dal 5 al 9% delle 168,6 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio del consumo interno lordo del 2009. Il petrolio è calato dal 53 al 42,3%; il gas è salito dal 32,2% al 37,9% e i combustibili solidi sono saliti dal 6,8 al 7,6%

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