[06/04/2011] News toscana

Porto di Talamone, Marras replica agli ambientalisti

GROSSETO. L'assetto futuro del porto di Talamone è ancora tutto da definire. Tuttavia due sono i punti fermi ai quali fare riferimento: la riqualificazione e la messa in sicurezza del bacino portuale sono necessari, perché la situazione odierna è quella del degrado delle strutture e della conseguente assenza di prospettive. I volumi che saranno previsti a terra non potranno che essere quelli esclusivamente necessarie alle attività del porto.

Sono principi di buon senso, ai quali purtroppo non tutti si attengono con il rigore che sarebbe auspicabile in questi casi. No quindi agli opposti estremismi di chi nega tout court la necessità di non realizzare il nuovo porto con motivazioni più o meno ambientaliste, ma anche a chi potrebbe pensare che i posti barca siano un buon pretesto per ottenere volumetrie residenziali e commerciali assolutamente fuori luogo.

Ad oggi l'Amministrazione provinciale di Grosseto non ha ancora preso visione delle tre ipotesi progettuali di riqualificazione del bacino portuale di Talamone. La procedura amministrativa è in corso, e non mancheranno le occasioni di confronto.

È evidente sin d'ora che il porto non potrà fagocitare il centro storico di Talamone, né comprometterne la qualità del contesto ambientale. I servizi alla nautica e i posti barca sono una cosa, tutto il resto è Talamone. Per questo tutto ciò che non è funzionale all'accoglienza delle barche non andrà realizzato, pena lo snaturamento di un'area che già oggi rappresenta un'eccellenza turistica per la propria qualità ambientale.

Serve un porto per così dire, "a misura d'uomo", in cui possano essere valorizzate le realtà locali, non abbiamo bisogno di progetti faraonici che distruggono l'ambiente e il tessuto produttivo locale.

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