[06/04/2011] News

Fukushima: «Livelli di radiazioni incommensurabili»

La Tepco inietta azoto per evitare altre esplosioni di idrogeno. L'Atomic energy commission finalmente dice che bisogna rivedere la politica nucleare del Giappone

LIVORNO. La Tv giapponese Nhk rivela che uno dei "liquidatori" di Fukushima Daiichi ha affermato che i livelli di radiazione all'interno degli edifici dei reattori delle unità 1 - 3 sono «incommensurabili», così alti che i radiation monitors utilizzati sono inutili. Un rapporto afferma che sono stati rilevati livelli di 10 Rems/h anche al di fuori degli edifici.

I lavoratori di Fukushima Daiichi sono quindi esposti a livelli di radiazioni incalcolabili. Secondo Nhk «Nessuno può entrare negli impianti negli edifici dei reattori dal n. 1 fino al n. 3 perché i livelli di radiazione sono così alti che i dispositivi di monitoraggio sono stati resi inutilizzabili». Il "liquidatore" ha detto anche che «I livelli di fuori degli edifici superano in alcuni luoghi i 100 millisievert. Si stanno trovando in tutta la struttura stagni e ruscelli di acqua contaminata. Le misurazioni vengono prese appena si scopre l'acqua, perché non si può determinare se sia contaminata solo guardando. Sono molto preoccupato per la sicurezza dei lavoratori».

L'acqua contaminata e gli sforzi per eliminarla stanno ostacolato seriamente il lavoro essenziale per raffreddare i reattori. Secondo il "liquidatore" di Fukushima la situazione è frustrante: «E' come guardare una montagna che si deve scalare, senza riuscire a fare un passo verso l'alto».

L'International atomic energy agency ribadisce per l'ennesima volta che «Nel complesso, la situazione nell'impianto di Fukushima Daiichi rimane molto grave» e secondo l'ultimo rapporto del Japan Atomic Industrial Forum, "Information on Status of Nuclear Power Plants in Fukushima",  «I noccioli delle unità 1, 2 e 3 rimangono parzialmente esposti, nonostante l'impegno non-stop nelle ultime tre settimane per tenerli coperti con acqua . Così, in alcuni probabilmente continua la fusione del carburante»

La Tokyo Electric Power Company (Tepco) ha annunciato che già da stasera, per evitare una possibile esplosione di idrogeno, vuole iniettare azoto all'interno del containment vessel  del reattore 1 di Fukushima. Il reattore 1 è lo stesso dove il 12 marzo l' idrogeno accumulato ha letteralmente fatto esplodere  tetto e pareti dell'edificio. Le centrali nucleari sono dotate di un dispositivo per iniettare azoto nei containment vessels, ma la Tepco ha detto che utilizzerà un dispositivo alternativo. Nel containment vessel  del reattore 1 sembra esserci idrogeno e che le barre di combustibile danneggiate e le perdite di acqua potrebbero portare alla liberazione di idrogeno. L' utility nucleare giapponese ha aggiunto che sta anche considerando l'immissione di azoto nei reattori 2 e 3.

Sembra incredibile, ma solo ieri pomeriggio il governo di Tokyo ha deciso di sospendere le discussioni sulla revisione della politica nucleare del Giappone, «Fino a che la crisi della centrale elettrica di Fukushima Daiichi non sarà finita». L'ufficio di gabinetto dell'Atomic energy commission del Giappone si è riunito per la prima volta il 5 aprile dopo il terremoto/tsunami dell'11 marzo che ha innescato la catastrofe nucleare di Fukushima e ha detto che sta tenendo «L'incidente alla centrale nucleare sotto la più grave considerazione» e che questa «Ha scosso la fiducia di base del Paese nella produzione di energia atomica».
Nel dicembre 2010 Commissione atomica giapponese aveva avviato un dibattito per la revisione della struttura nazionale per l'uso dell'energia nucleare, che risale al 2005, e che riguardava le politiche di base di utilizzo, la ricerca, lo sviluppo e la promozione del nucleare, con l'obiettivo di costruire nuove centrali nucleari e di procedere alla dismissione e sostituzione di alcuni reattori.

Ora la commissione afferma che «deciderà il passo successivo a seconda degli sviluppi a Fukushima e di come si evolverà il dibattito nazionale sulla politica energetica del Giappone». Il capo della commissione, Shunsuke Kondo, ha detto che «Non si può negare che vi siano difetti negli standard di sicurezza nucleare del Giappone», cioè quelli che fino al giorno prima dello tsunami venivano definiti e propagandati (anche in Italia) come i più sicuri del mondo!. Ed ha aggiunto che «In futuro, l'esistenza della Commissione stessa potrebbe essere messa in discussione», escludendo «Qualsiasi nuova mossa da parte dell'Atomic energy commission fino a che la crisi di Fukushima non sarà risolta». Secondo Kondo, «L'incidente all'impianto avrà un grande impatto sulla politica del governo per l'utilizzo del nucleare in Giappone.

Il governo della prefettura di Fukushima ha finalmente deciso di misurare i livelli di radiazione in tutte le scuole primarie e secondarie e nei centri di assistenza all'infanzia in prefettura. Ma ci sono volute decine di richieste ogni giorno dei genitori preoccupati per gli effetti delle radiazioni provenienti dalla centrale nucleare di Fukushima Daiichi. Il 4 aprile il governo aveva ammesso che radiazioni oltre i 10 millisievert erano state rilevate in un sito della città di Namie, a circa 30 Km a nord-ovest della centrale. Un livello equivalente a quello dell'esposizione per 11 giorni consecutivi vicino all'impianto nucleare e 10 volte superiore al livello di  1 millisievert /anno di riferimento a lungo termine per gli esseri umani raccomandato dall' International commission on radiological protection. Il governo della prefettura di Fukushima ieri ha dato l'ordine di controllare entro 3 giorni più di 1.400 istituti  al di fuori della zona di evacuazione di 20 Km. I risultati saranno pubblicati in tempo reale sul sito internet della Prefettura.

Torna all'archivio