[31/03/2011] News

Le informazioni ARPAT sul monitoraggio conseguente all'incidente nucleare di Fukushima in Giappone

Firenze, 31 marzo 2011 - L'incidente nucleare, provocato dal terremoto che ha colpito il nord del Giappone l'11 marzo scorso, ha interessato la centrale nucleare di Fukushima Daichii con conseguente dispersione in atmosfera di vapore contenente diversi radionuclidi, fra cui prevalgono gli isotopi del cesio (Cs-134, Cs-137) e dello iodio (I-131, I-32, I-133...), che sono fra i più volatili.

I rilasci hanno interessato il territorio del Giappone, in particolare l'area circostante l'impianto di Fukushima, e poi sono stati trasportati e dispersi verso occidente; dopo le prime misure in California il 18 marzo, tracce di I-131 sono state rilevate anche in Europa a partire da metà della settimana scorsa.

In Italia i primi dati relativi alla presenza di piccolissime quantità di I-131 in aria sono pervenuti lunedì 28 marzo dalla Rete nazionale di sorveglianza della radioattività ambientale (RESORAD).

ARPAT, che è il riferimento della Regione Toscana per quanto riguarda la radioattività ambientale, è stata preallertata fin da sabato 12 marzo da ISPRA, nell'ambito del coordinamento tecnico della rete nazionale, con la richiesta di intensificare le misure di radioattività in aria che vengono condotte di routine e di inserire i risultati nella banca dati nazionale.

Il monitoraggio della radioattività in aria comprende l'analisi del particolato atmosferico giornaliero e del fallout (di norma mensile, dal 21 di marzo settimanale), che vengono campionati a Firenze e sono le matrici più sensibili per osservare eventuali piccoli cambiamenti nei livelli di radioattività nell'atmosfera; oltre a ciò viene misurata la dose gamma ambientale in aria (dose oraria) in 9 stazioni di misura in continua sul territorio regionale. Queste stazioni forniscono informazioni sull'esposizione della popolazione, ma sono finalizzate ad evidenziare contaminazioni dell'aria importanti, in caso di rilasci accidentali che avvengono in impianti più vicini.

Fino dal 12 marzo ARPAT ha pubblicato i dati relativi ai risultati di questa attività di monitoraggio sul proprio sito. Ora ha sistematizzato l'organizzazione di questi dati, con una pagina apposita all'indirizzo http://www.arpat.toscana.it/radioattivita, nella quale sono aggiornati costantemente, via via che sono disponibili, i dati del particolato atmosferico, del fallout (deposizione umida e secca) e della dose gamma ambientale. La pagina è segnalata con un banner nella home page del sito. Quindi, quotidianamente, viene anche inserita una notizia con il commento dei dati aggiornati.

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