[29/03/2011] News toscana

Acqua e rifiuti: la Regione vara una norma "tampone"

FIRENZE.- Via libera del Consiglio regionale toscano alla cosiddetta legge ponte "Disposizioni in materia di Ato (Ambiti territoriali ottimali) per la gestione dei rifiuti e del servizio idrico integrato" varata per evitare "vuoti normativi" . Il provvedimento è passato con il voto favorevole della maggioranza, quello contrario di Lega Nord e Udc e l'astensione del PdL.

«È molto probabile - ha spiegato il presidente della commissione Ambiente Vincenzo Ceccarelli - che il ministero, già nelle prossime ore, emani un decreto di proroga di legittimità degli Ato» che sono in scadenza il 31 marzo con prolungamento dei termini al 31 dicembre 2011 e quindi la legge regionale potrebbe essere destinata a non entrare in vigore. Considerato però che non c'è ancora nessuna ufficialità «la Regione ha predisposto un testo di legge che indipendentemente dall'evoluzione del quadro normativo nazionale di riferimento, rende necessario una riforma organica del servizio idrico integrato e di gestione dei rifiuti urbani, finalizzata ad ottimizzare efficacia ed efficienza» ha concluso Ceccarelli.

In ogni modo il testo come già anticipato in passato prevede tra l'altro, una riduzione del numero dei soggetti gestori e l'affidamento del servizio attraverso procedure pubbliche che si aprono al mercato della concorrenza. In particolare, l'articolo 1 prevede che le "funzioni attualmente svolte dalle Ato siano provvisoriamente trasferite alla Regione, con decorrenza 1 aprile e fino all'entrata in vigore delle leggi regionali di riforma dei servizi idrico e rifiuti".

Le funzioni del Governo vengono esercitate da quattro commissari: uno per il servizio idrico, con la previsione di istituire un unico ambito territoriale di livello regionale, e tre per il servizio di gestione dei rifiuti urbani. Per assicurare il coinvolgimento degli enti locali, in particolare dei comuni, è prevista l'istituzione, per ciascun ambito, di una commissione composta da sindaci aventi funzioni propositive e consultive.

Il provvedimento auspichiamo che sia appunto "tampone" perché le materie che tratta hanno necessità di essere affrontate in modo più approfondito e con il coinvolgimento nel dibattito di tutti gli stakeholder, anche alla luce di quanto avverrà anche nel Paese nei prossimi mesi (vedi referendum acqua).

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