[28/03/2011] News

Una gru crollata sulla piscina del combustibile esaurito del reattore 3 di Fukushima?

Ispra: ŤAd oggi nessun valore anomalo dai rilevamentiť

LIVORNO. Il Nuclear information and resorces service (Nirs) uno dei cani da guardia del nucleare statunitense, segnala «Un video (vedi link, ndr) impressionante ripreso ieri mattina da un elicottero sopra Fukushima che mostra danno incredibile e continue perdite di vapore radioattivo».

Secondo un rapporto del Japan Industrial Atomic Forum, « il video sembra dimostrare che una pesante gru è caduta sulla piscina del combustibile presso l'unità 3 e potrebbe aver danneggiato la piscina stessa».

Il Nirs ironizza anche  sulle dichiarazioni dei giapponesi sui livelli di radioattività a Fikushima: «La Tepco ha confermato che i livelli di radiazione nell'acqua all'interno del reattore danneggiato è di circa 100 Rems (1 Sievert) all'ora. A quanto pare questo è solo 100.000 volte superiore al normale, non 10 milioni di volte. Chissà perché in qualche modo non ci fa sentire meglio .... Ci sono diverse segnalazioni da questa mattina che questa acqua altamente radioattiva, che finora era stata confinata all'interno degli edifici del  reattore, ha cominciato a filtrare all'esterno».

Intanto il Nirs, Friends of the Earth e Physicians for Social Responsibility hanno presentato, in base al Freedom of Information Act, una richiesta per conoscere i dati sui livelli di radiazioni dell'area di Fukushima raccolti dal governo Usa.

Intanto in Italia l'Ispra e il sistema  delle Arpa che effettua il monitoraggio della radioattività ambientale informa che: i risultati delle misure relative ai campionamenti effettuati tra il 23 e il 27 marzo dall'ARPA Piemonte, dall'ARPA Valle d'Aosta, dall'ARPA Bolzano e dall'ARPA Lombardia hanno evidenziato in alcuni campioni la presenza di piccole tracce di Iodio 131, dell'ordine del decimillesimo o centomillesimo di Bq/m3. Inoltre, l'ARPA Friuli  Venezia Giulia ha effettuato una stima di deposizione al suolo. Le suddette concentrazioni risultano di 1-2 ordini di grandezza inferiori a quelle rilevate nei giorni scorsi negli Stati Uniti ed in Canada. Esse sono altresì analoghe a quelle rilevate in Francia dall'Istituto di Radioprotezione e Sicurezza Nucleare (IRSN) nei giorni dal 24 al 26 marzo. Tali valori non hanno alcuna rilevanza dal punto di vista radiologico e sono tali da non costituire alcun rischio di tipo sanitario.

Si conferma - conclude la nota - che, sino ad oggi, la rete automatica di monitoraggio dell'intensità di dose gamma in aria dell'Ispra non ha rilevato valori anomali rispetto alle normali fluttuazioni del fondo ambientale locale.

In serata la Tepco ha fatto sapere che tracce di plutonio sono state riscontrate in cinque aree contigue all'impianto nucleare giapponese. Secondo la Tepco Il metallo radioattivo potrebbe essere stato scaricato dal carburante nucleare dell'impianto. Ma queste nuove rivelazioni danno corpo all'ipotesi di danni ai contenitori del combustibile nucleare e a una fusione del nocciolo.

«Questa notizia - è il commento di Greenpeace - rende ancora più urgente l'immediata necessità di evacuare i cittadini giapponesi dalle aree circostanti la centrale. Il governo del Giappone ha accusato Greenpeace di fornire dati non accurati sulla contaminazione delle aree attorno a Fukushima, ma purtroppo - continua  - i nostri dati (da 7 a 10 microSivert/ora a 40 km dalla centrale) non fanno che confermare quelli del Governo della Prefettura di Fukushima " . Il 27 marzo scorso, infatti, nello stesso villaggio di Iitate dove Greenpeace ha misurato questi tassi inaccettabili di radiazioni, la Prefettura di Fukushima rilevava livelli di 8,2 microSievert/ora. Il 15 marzo i valori erano di ben 44,7 microSievert/ora ( http://www.pref.fukushima.jp/j/20-30km18.pdf )».

L'unica differenza tra Greenpeace e il governo del Giappone è sul livello di protezione da garantire a chi vive in aree dove in pochi giorni si supera la soglia (1000 microSievert) massima di radiazioni tollerabili in un anno, considerando la sola esposizione esterna alle radiazioni e non considerando quelle delle particelle che che vengono inalate o ingerte. Inoltre, la squadra di radioprotezione di Greenpeace ha potuto verificare che solo una piccola proporzione degli abitanti dell'area si è allontanata, mentre gli altri continuano a restare in una zona pericolosa, soprattutto per bambini e donne in gravidanza.

L'Agenzia atomica internazionale (Aiea) ha infine promosso la convocazione di una conferenza per affrontare i problemi della sicurezza nucleare. Lo ha annunciato a Vienna il direttore generale dell'Aiea, il giapponese Yukiya Amano. La conferenza dovrebbe svolgersi ad alto livello e tenersi forse già a giugno.

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