[28/03/2011] News

Emergenza Lampedusa. Arrivano anche i volontari di Legambiente. Manca solo il governo

LIVORNO. Mentre a Lampedusa la situazione non migliora (qualcuno pensa volutamente) e la gente dell'isola tenta "blocchi navali" per fermare gli sbarchi dei migranti, mentre continua l'inverecondo teatrino della politica tra il ministro degli interni autonomista padano Maroni e il presidente autonomista siciliano Lombardo (già alleati alle elezioni europee), mentre nell'isola il sindaco Udc e la deputata lampedusana della Lega Nord (quella che voleva l'annessione di Lampedusa alla provincia di Bergamo) continuano a fare proposte prive di fondamento, mentre il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ci ricorda dagli Usa che un popolo di ex migranti come il nostro dovrebbe conservare pietà e ricordo...  a Lampedusa sono arrivati oggi i volontari di Legambiente, per fornire, insieme al circolo locale del Cigno Verde, quell'assistenza umanitaria  agli immigrati sbarcati sull'isola e dare manforte alla task force di aiuti che sta fronteggiando la  drammatica emergenza immigrati mentre il governo a Roma annaspa e Berlusconi saluta i fan dal nuovo predellino eretto davanti al tribunale di Milano (ma stavolta con meno fedelissimi e discrete bordate di fischi dagli infedeli).

Il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza spiega il perché di questa iniziativa da parte di un'associazione ambientalista: «Come è nostra consuetudine non ci tiriamo indietro di fronte alle emergenze e vogliamo fare la nostra parte per aiutare gli immigrati e gli abitanti di Lampedusa, abbandonati dal Governo e costretti a fronteggiare da soli uno scenario infernale. Lampedusa, un'isola accogliente alla quale Legambiente è legata da tempo, in  quanto gestore della  riserva naturale della Spiaggia dei Conigli, è diventata oggi una sorta di carcere a cielo aperto. Il modo vergognoso con il quale il Governo ha gestito finora l'emergenza l'ha messa in ginocchio: il numero degli immigrati, circa 7000 con gli arrivi di oggi,  ha superato quello degli abitanti dell'isola, il Centro di Accoglienza è sovraffollato oltre ogni limite e  attualmente  la maggior parte degli stranieri è ammassata sulla banchina di Cavallo Bianco senza ricovero, cibo, servizi igienici, coperte. Hanno bisogno di tutto e la situazione peggiora di ora in ora. Per questo ci uniamo alle organizzazioni umanitarie, alla parrocchia e ai cittadini volenterosi che si stanno adoperando per rendere umana la condizione delle persone sbarcate sull'isola, fino a quando il Governo non troverà finalmente una soluzione».

Il 26 marzo Legambiente Sicilia aveva duramente criticato il Sindaco di Lampedusa «Lo stesso che ha omesso dal 9 al 13 febbraio scorso, di usare i poteri di ordinanza per accogliere all'interno del centro di Accoglienza, (regolarmente funzionante), i migranti che giungevano incessantemente a Lampedusa, lasciandoli per terra intere nottate, intende oggi vietare la loro libera circolazione nelle strade di Lampedusa, attraverso una ridicola ordinanza che vieterebbe "l'accattonaggio e comportamenti non decorosi utilizzando i luoghi pubblici come siti di bivacco e deiezione". L'attuale situazione in cui versa Lampedusa è, infatti, notoriamente stata provocata dal divieto del Ministero degli Interni, revocato solo nella giornata del 13 febbraio, di accogliere i migranti all'interno del Centro di accoglienza che era, così come è sempre stato, aperto e perfettamente funzionante ed in gestione alla cooperativa "Lampedusa accoglienza". In ossequio alla nuova politica repressiva sull'immigrazione, non è stato messo in moto, insomma, quel sistema di accoglienza e veloce trasferimento dei migranti sulla terraferma, abbondantemente collaudato nel passato anche di fronte ad analoghe concentrazioni di persone nell'isola, sistema che era stato definito dalla Commissione Europea già nel 2007 "modello Lampedusa"».  

Giusi Nicolini, responsabile di Legambiente spiega che «Chi ha trasformato l'isola in soli 4 giorni in uno strampalato campo profughi  è proprio questo Sindaco, stipando i migranti in tutti gli edifici pubblici e mantenendone una grande quantità all'aperto, persino al campo di calcio, pur di non accoglierli all'interno del Centro. Basta guardare come si smaltiscono i barconi dei migranti e l'illegalità in cui versa l'isola nella gestione dei rifiuti, degli scarichi, della tutela del territorio, per comprendere quanto stiano realmente a cuore a questo Sindaco i problemi igienico-sanitari dei suoi concittadini. Oggi, l'unica cosa veramente dannosa per Lampedusa è soffiare artatamente  sul fuoco della paura e dell'allarmismo, mentre ci sarebbe invece soltanto bisogno di accelerare il deflusso dei migranti sulla terraferma,  ripristinando proprio il "modello Lampedusa" che riusciva sia a tutelare i bisogni/diritti dei migranti sia a garantire la comunità isolana, alleggerendo la pressione e gli impatti, che sono inevitabilmente dannosi in un sistema ambientalmente e socialmente fragile, qual è quello di ogni piccola isola».

Secondo Mimmo Fontana, presidente di Legambiente Sicilia «La vera emergenza di Lampedusa è costituita proprio dalla plateale inadeguatezza di chi la governa, che tanti danni ha già prodotto all'ambiente a al territorio di Lampedusa e che oggi sta causando anche serissimi danni all'immagine turistica di una comunità che invece in questi anni ha dimostrato di essere all'altezza del ruolo strategico che l'isola riveste nel Mediterraneo, sia accogliendo con dignità e generosità decine di migliaia di migranti all'anno, sia esaltando la sua meravigliosa posizione geografica ed investendo nel turismo». 

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