[23/03/2011] News

I parchi a chi li do?

PISA. Dopo Pompei e ancor più dopo quanto sta accadendo all'Aquila con una povero sindaco che non sa a quale santo appellarsi per la ricostruzione della città, capisco che altri fatti e vicende possano con più fatica attirare l'attenzione e la preoccupazione dei mezzi di informazione.

E tuttavia non è possibile passare sotto silenzio l'operato o meglio la latitanza colpevole e scandalosa  del ministro e del ministero dell'ambiente su vicende come quella dei parchi e non solo.

Sorvoliamo pure anche se non è facile sulla gaffe nucleare che gli ha fatto fare qualche marcia indietro per paura di...perdere le elezioni.

Ma nel ventennale della legge quadro che si possano tenere senza presidente, senza organi gestionali o senza direttore oltre che senza soldi gran parte dei parchi nazionali mentre anche per quelli regionali in varie regioni si stanno adottando analoghe ricette e il tutto accompagnato da rare dichiarazioni del ministro che assicura che l'anno prossimo sarà anche peggio non è tollerabile.

E lo è ancor meno che ciò avvenga senza che le istituzioni nessuna esclusa lascino correre o quasi.

Ancor più sorprendete è che ciò avvenga dopo che in un ponderosissimo documento del ministero ‘Strategia nazionale per la biodiversità'  presentato in pompa magna in cui si dice che i parchi e le aree protette hanno un ruolo di servizio aggiuntivo e integrativo ma che per questo devono avere un migliore approccio sistemico centrale e locale, devono dotarsi in maniera meno lenta degli strumenti di pianificazione specie le aree protette marine,  devono dotarsi di figure professionali adeguate e superare l'attuale scarsità di finanziamenti per poter fare meglio sistema. Discorsi bellissimi e giustissimi di cui il ministro si infischia nella maniera più assoluta -ripeto- senza che incontri in nessuna sede le adeguate e chiare risposte.

Così sarà il ventennale dello smantellamento che non ci farà onore.

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