[22/03/2011] News

Risolto il rompicapo dei 170 albatros di Amsterdam: sono una specie a parte

LIVORNO. Lo studio "Piecing together the global population puzzle of wandering albatrosses: genetic analysis of the Amsterdam albatross Diomedea amsterdamensis" conferma che il più raro albatro del mondo è una specie a parte.

Sul Journal of Avian Biology, Teresa Burg e i suoi colleghi dell'università canadese di Lethbridge spiegano che gli albatros erranti «Sono stati sottoposti a numerose revisioni tassonomiche dovute alle scoperte di nuove specie, alle analisi dei dati morfologici e, più recentemente, all'inserimento dei dati genetici.

Alla piccola popolazione di albatros Diomedea amsterdamensis (170 individui tra cui 26 coppie riproduttrici all'anno) su Amsterdam Island, nell'Oceano Indiano, è stato concesso lo status di specie in base al piumaggio ed alla morfometria, ma i dati genetici pubblicati fino ad oggi fornivano re un supporto debole al loro status specifico, che rimaneva controverso per alcuni autori. Abbiamo usato mitochondrial control region sequence data per chiarire il rapporto degli albatros di Amsterdam all'interno del complesso degli albatros erranti (Diomedea amsterdamensis, D. antipodensis, D. dabbenena e D.exulans).

Tre "nevel" aplotipi erano presenti in 35 individui provenienti da Amsterdam Island ed erano altamente divergenti (3,6 - 7,3%) dagli aplotipi trovati negli altri tre membri del complesso degli albatros erranti. I bassi livelli di variabilità genetica negli albatros di Amsterdam sono stati probabilmente causati, almeno in patte, da un "collo di bottiglia" della popolazione. L'isolamento geografico nel complesso degli albatros erranti è mantenuto dall'alta filopatria natale.

Dato che Amsterdam Island è un territorio riproduttivo solo per questa specie in pericolo critico, esortiamo vivamente a fare sforzi di conservazione dell'area, soprattutto in relazione alle attività di pesca con la lenza e alle altre minacce, come l'introduzione di predatori e malattie, e a indicarla come una specie distinta».

L'analisi genetica dei ricercatori canadesi mette fine a 20 anni di discussioni sullo status di questa minuscola popolazione di albatros, visto che il loro Dna «Varia notevolmente dagli albatros vaganti, i loro parenti più stretti». Gli ultimi 170 albatros di Amsterdam, uccelli marini di grandi dimensioni che possono pesare fino a 8 kg e hanno un'apertura alare di 3,5 metri, vivono sull'altopiano di un'isoletta di 58 Km2 spersa nell'Oceano Indiano meridionalew, che usano come sito riproduttivo. Sono stati "scoperti" solo nel 1983 e subito è iniziata la discussione se fossero da ritenere una specie a parte, alcuni scienziati li ritenevano i una sottospecie di albatros erranti che vive anche lei nell'Oceano australe.

La Burg ha spiegato ad Earth News della Bbc che gli albatros di Amsterdam hanno un aspetto diverso dagli altri albatros erranti: «Sono di dimensioni leggermente più piccole. Depositano le loro uova in un periodo o diverso e hanno piumaggio leggermente più bruno degli altri albatros erranti>.

Secondo le analisi del Dna i Diomedea amsterdamensis si sarebbero separati dai loro cugini 265.000 anni fa, diventando una specie a parte ed oggi il più raro albatro del pianeta. «Questo è un ulteriore, ma importante, elemento di prova che si spera possa aiutare a proteggere I rimanenti albatros di Amsterdam - sottolinea la Burg - Mentre ò le attuali popolazioni di albatros sono considerate stabili, l'albatro di Amsterdam è in pericolo critico».

Si pensa che solo tra le 18 e le 26 coppie, che restano stabili per tutta la vita, si riproducono ogni anno in una piccola zona al centro dell'isola, depositando un solo uovo ogni due anni. L'Isola di Amsterdam, o meglio Île Amsterdam, visto che insieme alla vicina St. Paul forma il distretto di St Paul e Amsterdam delle Terres australes et antarctiques françaises, è situata nella parte più meridionale dell'Oceano Indiano a 37° 50' Sud e 77° 35' Est. Sono tra i frammenti di terra più isolati al mondo. Si trovano più di 3.000 km da ogni continente, circa a metà strada tra il Sudafrica e l'Australia. Si tratta di isole vulcaniche ancora attive e la base Martin de Viviés è l'unico luogo abitato di Amsterdam, con circa 30 abitanti, compreso il personale amministrativo, medicoe tecnico e gli scienziati: ornitologi, meteorologi, chimici dell'atmosfera e che studiano il geomagnetismo. Eppure questa piccola, discreta e probabilmente rispettosa presenza umana in un'isola così remota basta a perturbare l'equilibrio dell'habitat di nidificazione degli albatros. Gli ambientalisti dicono da tempo che la sopravvivenza di questi rarissimi uccelli è messa a rischio dalla pesca e dalla predazione di nidiacei ed uova da parte di animali domestici.

Torna all'archivio