[21/03/2011] News toscana

Canile dell'Elba, l'Enpa consegna 1.700 firme al prefetto. Comuni inadempienti

LIVORNO. Il presidente nazionale dell'Enpa, Carla Rocchi, ha consegnato al prefetto di Livorno Domenico Mannino, 1.700 firme di cittadini e i turisti dell'isola d'Elba che chiedono alle istituzioni locali di completare l'iter di approvazione della costruzione del nuovo canile comprensoriale, rimesso in discussione recentemente dal comune di Capoliveri, dove era stata individuata dall'ex Unioone dei Comuni elbana l'area per la realizzazione della struttura.

L'Enpa spera che «Grazie all'intervento del prefetto Mannino, possa finalmente giungere a soluzione una querelle in corso da ormai più di dieci anni, con grave disagio per gli animali, per i residenti e per i turisti stessi, costretti a toccare con mano la grave situazione degli animali elbani non di proprietà».

Nicoletta Affini, presidente della sezione Enpa dell'isola, spiega che «All'Elba c'era un canile ma è stato chiuso nel 2002 poiché si trovava all'interno di un immobile fatiscente. Per quanto malandata, quella struttura offriva comunque un riparo ai randagi che venivano accuditi dai volontari dell'associazione "I Ragazzi del Canile". Si sarebbe dovuto procedere con la costruzione di un canile ex novo ma da allora è iniziato quello che non esito a definire un vero e proprio calvario. Infatti, dopo un primo progetto (a Valle San Martino) che è stato bocciato dalla Sovrintendenza ai Beni Ambientali e da un comitato di cittadini (secondo loro la struttura sarebbe stata troppo vicina al centro abitato) è stata individuata una nuova area a Colle Reciso dove localizzare la struttura, ma il progetto è stato nuovamente intralciato da una serie di pastoie burocratiche. Con il rischio di perdere i finanziamenti in parte già erogati dalla Regione Toscana e dal Ministero della Salute».
Così i Ragazzi del Canile e l'Enpa si occupano volontariamente e a proprie spese dei cani abbandonati dei quali dovrebbero occuparsi per legge le 8 amministrazioni comunali elbane.

«La situazione nell'Isola d'Elba è veramente preoccupante - ha detto la presidente dell'Enpa Rocchi consegnando le firme al prefetto -. Nell'isola non esiste un box di prima accoglienza, così come non esiste un servizio di recupero degli animali vaganti e nemmeno un pronto soccorso veterinario, con la conseguenza che i volontari cercano di sopperire, con il loro tempo e i loro mezzi, alle inadempienze delle istituzioni».

Torna all'archivio