[16/03/2011] News toscana

Seduta "speciale" del Consiglio regionale toscano su Pit, piana e aeroporto di Firenze

FIRENZE. Il Consiglio regionale della Toscana è stato convocato in seduta straordinaria su richiesta del Pdl per discutere delle modifiche al Pit, e di sviluppo dell'aeroporto di Peretola. «La Giunta regionale, in un anno di governo, non ha ancora presentato il Piano regionale di sviluppo, contravvenendo agli impegni politici presi e perfino ai termini statutari- ha attaccato il capogruppo del Pdl Alberto Magnolfi- Questo fa sì che si proceda a tentoni nell'attività di governo, andando avanti a suon di proclami ma senza una visione organica e coerente del governo e con dissidi interni alla maggioranza in tutte le questioni più significative: dalla sanità alla legge elettorale, dai principi ispiratori della legge urbanistica fino alle questioni del Pit e dell'aeroporto di Peretola».

Da condannare, per il capogruppo del Pdl, soprattutto il metodo: «La Regione è passata completamente sopra la testa dei comuni, concretizzando una concezione di neocentralismo regionale e violando i principi di sussidiarietà. Siamo profondamente contrari e ostili al metodo adottato e chiediamo che tutte le decisioni che portano a vincoli urbanistici siano riviste e siano riportate nella giusta dimensione: una dimensione in cui si richiede certo una salvaguardia ma non si interviene a gamba tesa senza chiedersi che conseguenze ci saranno effettivamente sul territorio».

Per quanto riguarda l'aeroporto il capogruppo Pdl ha ricordato che l'ipotesi dell'allungamento è già stata esclusa di fatto dall'ente gestore. «Per noi la Toscana deve creare il terzo polo aeroportuale nazionale, con il potenziamento anche di Peretola, svolgendo gli studi tecnici necessari a dare riposte. Purtroppo però assistiamo a una strana sceneggiata, in cui la maggioranza presenta delle proposte e contemporaneamente presidenti di Commissione della stessa maggioranza capeggiano comitati che sono contrari a procedere» ha concluso Magnolfi.

La replica è venuta direttamente dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi: «La Toscana è abituata a discutere, non si spaventa delle polemiche, ma i nodi vanno risolti- ha introdotto- Noi abbiamo affidato al Consiglio regionale, valorizzando il suo ruolo, un compito importante, di cui siamo sicuri saprà essere all'altezza agendo per il bene comune: quello di stabilire quali indirizzi di pianificazione urbanistica dare a una grandissima area, ancora sostanzialmente a verde, attorno alla quale c'è stato un grande sviluppo urbano».

«Sono nodi complessi e complicati - ha continuato il presidente - ma dobbiamo risolverli perché non dobbiamo perdere l'occasione di costruire in Toscana il terzo polo aeroportuale italiano, ne assumerci la responsabilità di un declassamento. Tuttavia trovo che non si debba ridurre tutto alla questione dell'aeroporto, abbiamo una grande area da consegnare alle generazioni future e dobbiamo, in una visione partecipata che coinvolge tutti, i comuni e le due province, fare pianificazione urbanistica per tutta la zona che va dall'Ombrone pistoiese fino a Firenze. Una zona che comprende anche una vasta zona agricola, di grande pregio, non solo l'aeroporto, e che comprende anche aree archeologiche. Per la Piana serve una visione di insieme, perché è un bene di tutti e la Regione deve esprimere il suo orientamento. Io credo che si possa scommettere su un'area verde (?) da consegnare alle future generazioni».

Sì pensiamo anche noi che per ora sia proprio una scommessa e nulla di più concreto e ciò si deduce da quanto detto anche dal presidente. Rossi infatti, al di la dell'espansione dell'aeroporto, ha riconfermato per quanto riguarda Castello gli 80 ettari di parco e ha detto di non essere contrario alla cittadella viola. Poi c'è il termovalorizzatore, l'autostrada... Insomma un contenitore che anche su carta risulta essere già "zeppo", ma non si trova la "quadra" per dire quali funzioni ci possono stare e quali sono da evitare tenendo come principio ispiratore quello della sostenibilità. 

Torna all'archivio