[14/03/2011] News

Guyana, 300% in più di deforestazione

L’accordo con la Norvegia ha un "buco"

LIVORNO. Secondo Global Witness, nell'ultimo anno in Guyana la deforestazione è cresciuta, nonostante la firma di un accordo con il governo norvegese. Il "Memorandum of Understanding between the Government of the Cooperative Republic of Guyana and the Government of the Kingdom of Norway regarding Cooperation on Issues related to the Fight against Climate Change, the Protection of Biodiversity and the Enhancement of Sustainable Development" firmato nel novembre 2009, prevede che la Norvegia dia alla Guyana 250 milioni di dollari in quattro anni ed inizialmente era stato accolto comer una vera e propria svolta, e come un modello da seguire per altri Paesi, per sostenere la conservazione delle foreste. «Tuttavia - dice Global Witness - una volta che sono stati resi pubblici i dettagli tecnici, l'ottimismo iniziale ha dato luogo ad una diffusa preoccupazione, in quanto una clausola particolare nel contratto effettivamente consente di aumentare, a spese della Norvegia, il tasso di deforestazione in Guyana».

La clausola incriminata assume un "existing annual baseline deforestation rate in Guyana" dello 0,45% a titolo provvisorio, fino a che non potrà essere determinata una previsione più accurata. Un recente rapporto ('Guyana REDD+ Monitoring, Reporting and Verification System - Mrvs - Interim Measures Report") commissionato dalla Guyana forestry commission le Guyana all'agenzia di consulenza neozelandese Pöyry forest industry ha rivelato che il tasso di deforestazione effettivo per il periodo 1990 - 2009 è stato in realtà solo dello 0,02%. Per questo,  se l'interim baseline non verrà aggiornato secondo i termini del contratto, la deforestazione in Guyana potrebbe aumentare di 20  volte e restare ancora entro i limiti convenuti. Il rappoirto ha infatti anche confermato che «Nel corso del primo anno del contratto il tasso di deforestazione attuale del Paese era triplicato, raggiungendo lo  0,06%».

Il 24 novembre 2009, Global Witness ha organizzato un'iniziativa a  Londra durante la quale il presidente della Guyana Bharrat Jagdeo e i norvegesi hanno riferito sull'accordo. Alla domanda se la Guyana avesse  la facoltà di aumentare la deforestazione nel quadro dell'accordo, Jagdeo già allora rispose: «Fondamentalmente, sì [...] per qualsiasi cosa di sotto dello 0,45 otteniamo compensazioni, per la differenza tra il reale e lo 0,45».

Laura Furones di Global Witness sottolinea che "Nell'anno passato i tassi di deforestazione in Guyana sono aumentati del 300%. E' troppo presto per dire se questo aumento sia la diretta conseguenza dei dati viziati  nel contratto, ma c'è indubbiamente un incentivo per la Guyana per trarre profitto sia dalle attività forestali in espansione e, contemporaneamente, venire pagata dalla Norvegia per ridurre la deforestazione. I governi della Norvegia e della Guyana devono quindi adottare il principio di precauzione per garantire che questo non sia l'inizio di una tendenza al rialzo che minaccia i mezzi di sussistenza locali e la biodiversità».  

I governi di Norvegia e Guyana hanno riconosciuto le incertezze riguardanti gli effettivi livelli di deforestazione emersi subito dopo che l'accordo era stato firmato. Allora convennero di fissare un nuovo livello di riferimento più vicino possibile al tasso di disboscamento storico della Guyana, quando ulteriori dati fossero stati disponibili. Il rapporto di Pöyry conferma che «Il tasso di deforestazione intermedio era irrealisticamente alto» e che quindi i governi della Guyana e la Norvegia dovranno impostare un nuovo livello di riferimento quando si incontreranno fra qualche giorno: «Il nuovo livello di riferimento deve basarsi su precisi dati storici e garantire che la compensazione venga pagato solo per il governo della Guyana farà passi positivi per contrastare le pressioni umane esistenti sulle foreste della Guyana, comprese le concessioni e le miniere».

Secondo la Furones «Non è nell'interesse di nessuno  vedere foreste della Guyana che scompaiono o il denaro dei contribuenti norvegese che finisce nei rifiuti. Mentre applaudiamo il governo norvegese per il suo ruolo di primo piano negli sforzi per preservare le foreste pluviali del mondo, si deve riconoscere che se il loro accordo non richiede una deviazione dal business as usual, questo accordo minerà gli sforzi globali per proteggere le foreste e attenuare il cambiamento climatico. Entrambi i governi devono attuare le conclusioni di questo r serio rapporto e rinegoziare l'accordo in base alla realtà sul terreno. Solo una drastica riduzione del tasso di riferimento sarà sicura e questo dimostrerà che l'accordo Guyana-Norvegia sta riuscendo a incentivare la tutela delle foreste della Guyana».

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