[02/03/2011] News

Energia 2020 le conclusioni del Consiglio europeo. Ricerca e innovazione e fonti e produzione di energia

BRUXELLES. Ecco altre due priorità approvate il 28 febbraio dal Consiglio europeo trasporti, telecomunicazioni ed energia sul tema « Energia 2020 : Strategia per un'energia competitiva, sostenibile e sicura».

4. Ricerca e innovazione nel settore delle tecnologie energetiche a basse emissioni di CO2
a)Tenuto conto dell'importanza delle tecnologie energetiche per realizzare gli obiettivi dell'Ue in materia di clima ed energia all'orizzonte del 2020 e del 2050 e per migliorare la competitività, la priorità dovrà essere accordata a tutti i casi appropriati, alla messa in opera delle iniziative industriali europee previste nel quadro del piano europeo per le tecnologie energetiche (piano SET) già avviate prima della fine del 2010, così come alla messa in atto dello Spazio europeo della ricerca.

b) Nel prolungamento delle azioni previste nel quadro del piano SET, e sotto riserva di un esame approfondito dei progetti proposti per delle disponibilità finanziarie, dovranno essere avviate le iniziative riguardanti delle tecnologie nuove o di punta legate ai 4 progetti di grande apertura repertoriati nella comunicazione della Commissione "Énergia 2020" (stoccaggio dell'elettricità, biocarburanti sostenibili, città intelligenti e reti intelligenti) così come i veicoli puliti e le energie marine.

c) Le iniziative e i programmi europei di R&D futuri dovranno offrire un largo ventaglio di opzioni tecnologiche sicure e sostenibili, per esempio per quel che riguarda l'efficienza energetica, le energie rinnovabili e le tecnologie, come il carbone meno inquinante, che contribuiscono ad attenuare le emissioni prodotte dall'utilizzo di combustibili fossili, e dovranno essere di beneficio a tutte le regioni dell'Ue.

d) Nel quadro della messa a punto di tecnologie energetiche, occorre rivalutare regolarmente i futuri bisogni in materia di infrastrutture, su una durata compatibile con i processi dimostrativi e di sviluppo, e in cooperazione stretta con tutte le parti interessate.

e) Conviene tener conto, negli impegni finanziari del settore industriale così come nei programmi di finanziamenti pubblici, dell'importanza della ricerca e dell'innovazione per il futuro della politica dell'Ue nei settori dell'energia, del clima e della crescita così come per la posizione concorrenziale dell''Ue, la ricerca e l'innovazione sono chiamate a beneficiare di tutta una gamma di strumenti finanziari. La ricerca, lo sviluppo e la diffusione delle tecnologie a basse emissioni di CO2 sicure e sostenibili dovranno figurare tra le priorità dei futuri programmi.

f) Perché queste tecnologie possano essere sviluppate e diffuse, bisognerà che la manodopera disponga delle conoscenze necessarie.

g) Durante la diffusione delle nuove tecnologie, converrà tener conto delle preoccupazioni dei consumatori, delle preferenze degli stadio di progettazione e disporre un quadro regolamentare ben definito.

5. Fonti e produzione interne di energia.

a) Se è vero che lo sviluppo rapido delle infrastrutture sosterrà la politica di diversificazione dell'Ue, converrà accordare tutta la necessaria importanza alla produzione interna, compreso partire dalle energie rinnovabili, dai combustibili fossili o, nei Paesi che scelgono di prendere questa via, dall'energia nucleare, nel rispetto dell'attuale quadro regolamentare.

b) La legislazione riguardante l'energia prodotta a partire da fonti rinnovabili dovrà essere messa in opera in tempo, usufruendo pienamente dei meccanismi di cooperazione al fine di raggiungere gli obiettivi previsti a titolo della direttiva 2009/28/CE e, in maniera generale, di sostenere la politica ambiziosa dell'Ue in materia di energie rinnovabili.

c) Tendo sempre conto della necessità di regime nazionali di sostegno permanenti e coerenti per le energie rinnovabili converrà affrontare gli ostacoli al loro utilizzo e toglierli in vista di una diffusione redditizia di queste energie. Non si tratta, per farlo, di armonizzare I regime nazionali di sostegno, ma di rafforzare lo scambio delle buone pratiche tra gli Stati membri, un processo che sarà facilitato da un censimento degli ostacoli che persistono.

d) Al fine di rafforzare ancora la sicurezza dell'approvvigionamento dell'Ue, converrà valutare il potenziale di cui dispone l'Europa in materia di estrazione ed utilizzo sostenibile delle risorse di combustibili fossili convenzionali e non-convenzionali (gas di scisti bituminosi), nel rispetto della legislazione esistente relativa alla protezione dell'ambiente. A questo riguardo, un'attenzione particolare dovrà essere accordata ai problemi con i quali si confronta il settore della raffinazione, che potrebbe condurre ad una dipendenza accresciuta da un piccolo numero di fornitori.

e) Bisognerà evitare che la sicurezza degli approvvigionamenti non avvenga a detrimento di quella delle attività legate alla fornitura di energia: occorre di conseguenza dare seguito alle conclusioni del Consiglio del 3 dicembre 2010 sulla messa in sicurezza delle attività petrolifere e gasiere offshore e completare il quadro regolamentare in materia di sicurezza nucleare.

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