[28/02/2011] News

Grenpeace contro Obama: «the Oracle of Omaha & Nuclear Power»

LIVORNO. Jim Riccio,  nuclear policy analyst di Greenpeace Usa, lancia oggi un duro attacco sul sito di Greenpeace International  al presidente Barack Obama che la scorsa settimana ha conferito la Presidential Medal of Freedom a chi ha dato un contributo particolarmente meritorio agli Usa, alla pace nel mondo e alla cultura. Tra i premiati di quest'anno come "World's Greatest Investor" c'era anche uno dei più grandi filantropi del mondo, Warren Buffett, ma secondo Riccio «Invece di limitarsi a lodare l'Oracolo di Omaha, il presidente Obama dovrebbe seguire il suo esempio e smettere di perseguire nuove e costose centrali nucleari. Da tempo, la corporation MidAmerican di Buffett ha riconosciuto i rischi di investire in nuove centrali nucleari».

Nel 2007, MidAmerican, una sussidiaria di Berkshire Hathaway della Buffett, ha stilato  le sue "economic due diligence" sulle prospettive della costruzione di un nuovo reattore nucleare, e secondo Greenpeace i numeri proprio non tornano: «Secondo il presidente della MidAmerican "I consumatori si aspettano prezzi ragionevoli per l'energia e il company's due diligence process ha portato alla conclusione che non ha senso economico portare avanti il progetto in questo momento"». Così nel gennaio 2008 la MidAmerican ha annullato i suoi piani per un nuovo reattore nucleare nell'Idaho.

Nel settembre 2008, MidAmerican ha acquistato la Constellation Energy, un'impresa che ha anche centrali nucleari. Nonostante che MidAmerican confermasse i piani della Constellation per nuovi reattori in Maryland, la francese Edf ha subito temuto che sarebbe arrivata alla stessa decisione presa per l'Idaho e che avrebbe staccato la spina ai nuovi reattori proposti per il sito di Calvert Cliffs.

Il Financioal Times rivelò che «L'offerta del gruppo francese è chiaramente rivolta ad annullare i 4,7 miliardi di dollari fatta da Mr. Buffett a MidAmerican Energy a settembre, perché  teme possa minacciare le future capacità di investimento nucleare della Constellation». Ma nonostante il tentativo di far fuori Buffett, l'accordo tra i francesi e la Constellation per costruire nuovi reattori è andato ugualmente in pezzi.

Jim Riccio  dice che «Sfortunatamente, il Presidente non ha emulato " the Oracle of Omaha" riconoscendo gli abissi economici dell'energia nucleare. Sepolti  nel budget multi-trilionario del Presidente Obama, ci sono 38 miliardi di dollari che vanno a  500 nuclear corporations sottoforma di loan guarantees. Ma il non-partisan Congressional Budget Office (Cbo) ha già messo in guardia contro il fatto di fare di questi prestiti per le nuove centrali nucleari».

Nel rapporto sul bilancio di Obama si legge infatti: «Il Cbo ritiene che il rischio di insolvenza su una garanzia di prestito sia molto alta, ben al di sopra del 50%. Il key factor accounting per tale rischio è che ci aspettiamo che l'impianto sarà antieconomico da gestire causa dei suoi alti costi di costruzione, rispetto ad altre fonti di produzione di energia elettrica».

Ma non sono solo  Warren Buffet e il Cbo a mettere in dubbio l'economicità del nucleare. Nel giugno 2009, Moody's Investment Services disse che i nuovi investimenti nel nucleare sarebbero stati un rischio  "bet the farm" (più o meno scommessa azzardata, gioco d'azzardo). Secondo Moody's "Se guardiamo ai nuovi piani nucleari li vediamo come ad una "bet the farm" per la maggior parte delle aziende, a causa delle dimensioni dell'investimento e della durata di tempo per i costruire una centrale nucleare»

Nel novembre 2009, la review di Citi Group sull'energia nucleare determinava che i rischi: «Sono grandi e variabili e singolarmente possono ridurre anche grandi utility company finanziariamente in ginocchio (...) Questi rischi possono essere classificati come Corporate Killers».

Nell'agosto 2010, Standard & Poor's ha dichiarato che, «Visto i significativi costi di capitale, anche modesti superamenti o ritardi di pianificazione possono mettere in pericolo i bilanci delle più grandi utility compagnie Usa impegnate nella costruzione di impianti di energia  nucleare. Inoltre, il recente calo dei prezzi del gas naturale solleva anche la questione della redditività concorrenziale a lungo termine del nucleare come fonte energetica su cui basarsi».

Secondo Riccio «Piuttosto che mettere semplicemente intorno al collo una medaglia a Warren Buffet e a lodare l'Oracolo di Omaha, il presidente Obama dovrebbe seguire il suo esempio. I nuovi reattori nucleari hanno un crollo economico che li aspetta e che sta per accadere e, purtroppo, il presidente Obama ha messo il contribuente americano al gancio per un financial fall out».

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