[24/02/2011] News toscana

La provincia di Prato ribadisce il suo no alla pista parallela: la priorità è la tutela del Parco della Piana

FIRENZE. Il Pd prima o poi si esprimerà in via definitiva sull'aeroporto e sui destini della Piana fiorentina (fumata nera nella riunione di ieri sera), ma intanto molte amministrazioni locali guidate da maggioranze di Centro-sinistra hanno le idee chiare. Ad esempio la provincia di Prato conferma il no alla pista parallela.

«Sul futuro dell'aeroporto di Peretola la posizione della provincia di Prato è sempre stata chiara e senza tentennamenti- hanno affermato l'assessore alla Pianificazione urbanistica, Alessio Beltrame, e quello alle Infrastrutture, Ivano Menchetti-  E' in ballo il domani dell'area metropolitana e tutti siamo coinvolti. La variante al Pit- hanno aggiunto- messa in questi termini, rischia di bloccare il progetto di sviluppo condiviso che ha al centro il Parco della piana come elemento cardine delle scelte urbanistiche per l'area metropolitana. Adesso l'elemento centrale sembra l'aeroporto, con il parco della piana, o quello che ne rimane come mera compensazione. Per noi la priorità è la modernizzazione infrastrutturale ferroviaria fra Firenze e Pisa, via Lucca e l'integrazione fra aeroporti di Firenze e Pisa». Il progetto della nuova pista come già detto dalla provincia di Prato nei giorni scorsi, rischia tra l'altro di far saltare il Piano dei rifiuti e la realizzazione dell'impianto a Case Passerini. «Potenziando l'aeroporto di Peretola si rischia un blocco allo sviluppo di tutta l'area pratese inserita nel parco, che dovrà necessariamente controbilanciare i costi ambientali del traffico aereo - hanno aggiunto - Non meraviglia, ma preoccupa, la norma che nel Pit estende la salvaguardia a tutto il territorio, agricolo e non. E' la prova che i progetti sull'aeroporto hanno un problema di sostenibilità. E siamo sicuri che vogliamo giocarci così tante risorse sulla pista fiorentina? E' un'illusione pensare che si possa fare il potenziamento di Peretola e anche investire sullo sviluppo della piana. Dovremo rinunciare a molte infrastrutture, altrettanto o forse più utili per la crescita della nostra provincia e dell'intera area metropolitana» hanno concluso Beltrame e Menchetti.

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