[18/02/2011] News toscana

Tirrenica: la provincia di Grosseto vuole un'autostrada diversa, il Wwf non vuole l'autostrada

FIRENZE. La provincia di Grosseto vuole l'autostrada tirrenica ma si dichiara fermamente contraria (inspiegabilmente senza discussione) al tracciato proposto da Sat, quello interamente sovrapposto all'attuale Statale Aurelia. Dopo il presidente e la giunta anche il Consiglio provinciale ha espresso il suo parere approvando a maggioranza (l'opposizione si è astenuta) una mozione proposta dal Gruppo consiliare di Centro sinistra.

«Questa ipotesi sarebbe un vero affronto per il territorio - ha dichiarato Massimo Alessandri, Capogruppo del Centro Sinistra - Per questo con la mozione chiediamo alla Regione Toscana di fare le opportune verifiche perché sottacere su una questione del genere significherebbe far venire meno un diritto fondamentale dei cittadini e degli enti nell'espressione dei loro pareri nella fase di partecipazione, imposta dalla stessa direttiva europea. Riteniamo che in presenza di eventuali modifiche apportate dal concessionario al progetto preliminare debbano essere riattivate tutte le procedure previste per le opere pubbliche, senza ricorrere a scorciatoie legate al commissariamento straordinario».

Il Consiglio invita la Sat a presentare quanto prima il progetto definitivo per l'intero tratto che interessa la provincia di Grosseto; chiede alla all'amministrazione provinciale di svolgere un ruolo di supporto tecnico e di coordinamento dei comuni, in rappresentanza degli interessi collettivi del territorio, e di verificare se alcune delle opere compensative siano state stralciate dal progetto definitivo a seguito degli incontri tra Sat e Amministrazioni comunali.

Infine il Consiglio si rivolge alla Regione e al Governo chiedendo che sia rispettato nella sua completezza il progetto preliminare concordato con tutti gli Enti e approvato dal Cipe nel 2008 e di capire se realmente da parte di Sat esiste la volontà di approvare il progetto senza una nuova verifica di valutazione di impatto ambientale su un tracciato completamente diverso da quello approvato nel 2008.

«Riteniamo assurda l'ipotesi di far passare l'Autostrada sull'attuale Aurelia -ha ripreso Alessandri - soprattutto nel tratto a sud di Grosseto; ipotesi già respinta in passato, in quanto significherebbe dover affrontare numerosi problemi come quello di trovare una soluzione per i 500 accessi a raso presenti sull'Aurelia. Senza un'adeguata viabilità alternativa significherebbe chiudere in un recinto numerosi centri abitati, obbligando i residenti e i fruitori del Trasporto pubblico locale ad utilizzare una strada a pagamento».

Sull'argomento si sono espresse ovviamente anche le più importanti associazioni ambientaliste. Ieri Legambiente ribadendo la sua posizione storica sull'autostrada tirrenica (cioè la sua contrarietà e la necessità dell'adeguamento dell'Aurelia) ha definito questa soluzione di Sat "il male minore" rispetto a precedenti prospettate.

Oggi è intervenuto anche il Wwf: «il fatto che siano stati sventati progetti peggiori, con tracciati devastanti, non significa che esprimiamo condivisione per la realizzazione di un'autostrada che, seppur in maniera inferiore soprattutto in prospettiva, modificherà l'attuale assetto territoriale. Riconoscendo l'esigenza di migliorare la sicurezza, il Wwf ha sostenuto un adeguamento in sede della statale Aurelia, cosa ben differente dal costruire un'autostrada al posto dell'attuale statale».

L'associazione del Panda ricorda che tutti gli studi sui flussi di traffico dimostrano come l'ipotesi autostradale rappresenti una soluzione inutile, costosa e più dannosa rispetto al miglioramento nei termini già elaborati sin dal 2000 da un apposito progetto Anas. Le preoccupazioni del Wwf si basano poi sul fatto che qualunque sia la scelta autostradale questa rischi sempre di portare con sé una serie di fattori aggiuntivi che col passare del tempo diventano difficilmente controllabili. Basti pensare agli insediamenti che sorgono abitualmente intorno agli svincoli, ai capannoni, all'aumento della pressione edilizia per realizzare seconde case che sarebbero più facilmente raggiungibili grazie alla nuova infrastruttura.

«Il Wwf, pertanto, con estremo rigore affronta il confronto sugli interventi che si vogliono realizzare in Maremma e rivendica, assieme al movimento ambientalista, di essere già riuscito a sventare rischi e pericoli che derivano dai progetti di autostrade costiere o interne che nel corso degli anni sono stati avanzati».

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