[18/02/2011] News toscana

Clima in Comune. In Toscana 2 eccellenze e 5 sospensioni temporanee

LIVORNO. Dal Il Rapporto "Clima in Comune 2011" presentato oggi da Legambiente emergono luci ed ombre per la Toscana. Tra i Comuni per i quali la Commissione Europea ha deciso una sospensione temporanea ci sono Castelnuovo di Val di Cecina, Chiusdino, Montecatini Val di Cecina, Monterotondo Marittimo e Radicondoli. Parecchi se si pensa che al Patto dei Sindaci in Toscana aderiscono in tutto 11 Comuni. La Toscana si rifà con le buone pratiche delle energie rinnovabili con due progetti.

Capannori (Lu) con "Abitare in classe A+ in case per tutti di edilizia agevolata", Si tratta del primo esempio in Toscana di bioarchitettura applicata alle case in edilizia residenziale pubblica. Per la sua costruzione Erp srl, che si e occupata anche della progettazione, ha ottenuto un finanziamento dalla Regione Toscana e ha operato su un terreno di proprietà comunale. L'appalto e stato poi aggiudicato per complessivi 680 mila euro.

Questa costruzione ha permesso di testare il nuovo regolamento edilizio comunale in cui viene definito un indice di sostenibilità: un sistema di valutazione degli edifici che tiene conto dei materiali utilizzati o riutilizzati, la riciclabilità dei materiali edili, i consumi energetici, l'isolamento acustico, l'energia da fonti rinnovabili. Risultati: caratteristiche eco delle nuove case: Struttura portante antisismica realizzata in legno certificato, sia in orizzontale (solai) che verticale (pareti); Assemblaggio meccanico, con eliminazione totale di qualsiasi materiale nocivo inquinante, quali solventi chimici o isolanti termici sintetici; Impianto di riscaldamento di tipo geotermico con pannelli radianti a pavimento; Pareti portanti esterne rivestite con strati multipli di pannelli isolanti in lana di roccia, legno mineralizzato e fibra vegetale di canapa per complessivi 20,5 cm; Pannelli solari termici posti sul tetto per coprire più del 50% del fabbisogno annuo di acqua calda sanitaria; Caldaia a metano da 34 kW per integrare il fabbisogno di comfort termico in caso di freddo intenso; Tre alloggi hanno una superficie di circa 75 mq, i due più piccoli 60mq; Classe energetica A+: consumi inferiori a 23,48 KWh/mq all'anno contro i circa 160 KWh/mq della media delle abitazioni italiane; Costo circa 135 mila euro ad unita abitativa; Tempi di costruzione: una settimana per montare l'edificio e portarlo al tetto, dopo aver realizzato la platea in cemento.

Comune di Rufina (Fi). Un paese (Pomino) partecipa alla realizzazione di un servizio di teleriscaldamento a biomassa locale. Pomino, frazione di Rufina, si trova a un'altitudine di 585 m s.l.m., in area non collegata alla rete di metano. La necessita di valorizzare le risorse forestali si coniuga con l'esigenza di abbattere gli elevati costi di riscaldamento per gli abitanti. La Comunita Montana Montagna Fiorentina lancia cosi un progetto di teleriscaldamento a biomassa. Il progetto viene subito condiviso e partecipato dalla popolazione locale in una decina di affollate assemblee pubbliche. Si organizza una visita a un impianto analogo e si istituisce uno sportello telefonico. In tal modo, dal primo studio di fattibilità (2005) all'operatività dell'impianto (maggio 2010) l'adesione al progetto e cresciuta sino al raggiungere il 90% delle famiglie, che ormai sentono l'impianto come proprio. Risultati: Energia erogata: 1.800 MWh/anno; Gasolio sostituito: 180.000 litri/anno; CO2 evitata: 540 t/anno; Risparmio per la popolazione: 20-25% sui costi per acqua calda sanitaria e riscaldamento precedenti l'allacciamento; Costo dell'energia erogata: 80€/MWh + IVA; Combustibile: cippato da filiera cortissima (massimo 15 km); Lunghezza della rete: 1500 m; Utenze servite: 72 (27.300 mc).

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