[16/02/2011] News toscana

Elettrodotto Terna, nelle province di Siena e Arezzo: la Regione conferma le richieste di modifica al tracciato

FIRENZE. La Regione Toscana nei giorni scorsi si è espressa chiaramente sul progetto di elettrodotto proposto da Terna Spa, sulle nuove linee ad alta tensione che costituiscono il proseguimento dell'elettrodotto a 380 Kv Casellina-Tavarnuzze-Santa Barbara, dichiarandosi contraria. Oggi in Consiglio regionale l'assessore all'Ambiente Anna Rita Bramerini, sollecitata dalla consigliera Monica Sgherri (Federazione della sinistra - Verdi), è tornata sull'argomento ripercorrendo l'iter della vicenda.

Intanto gli interventi di costruzione e demolizione interessano il Valdarno aretino e la Val di Chiana, tra Cavriglia e Monte San Savino- ha spiegato l'assessore- In provincia di Arezzo sono interessati i comuni di Cavriglia, Montevarchi, Bucine, Civitella in val di Chiana e Monte San Savino. In provincia di Siena un sostegno è posto nel comune di Castelnuovo Berardenga, mentre il tracciato è prossimo anche al comune di Gaiole in Chianti.

«Nel giugno 2010 il Ministero dell'ambiente ha comunicato l'esito positivo della procedibilità dell'istanza di Via (Valutazione impatto ambientale) presentata da Terna e quindi la commissione nazionale ha iniziato l'esame del progetto- ha dichiarato Bramerini- Da qui il ruolo della Regione che, dopo aver svolto un sopralluogo nelle zone e chiesto il parere di tutti i soggetti interessati, ha manifestato al ministero dell'Ambiente la necessità di integrazioni alla documentazione presentata da Terna. Integrazioni riguardanti non solo alternative di tracciato, ma anche tecnologiche e di impatto sulla salute e sul paesaggio».

«Il ministero ha avanzato ufficialmente le richieste della nostra Regione e adesso si tratta di capire se Terna è disponibile a modificare il tracciato; visti i bilanci della società penserei non ci dovessero essere difficoltà ad accogliere le nostre istanze» ha concluso Bramerini. La presa di posizione della Regione rafforza in qualche misura le ragioni dei Comitati locali che da tempo sostengono che il progetto di Terna non sia sostenibile per l'impatto ambientale che provoca sul territorio, in particolare in Valdambra.

«Auspico che la Regione Toscana resti ferma sulle sue posizioni, combattendo la pesante invasività degli impianti e portando avanti la cosiddetta opzione zero» ha commentato Sgherri.

 

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