[26/01/2011] News toscana

Spiaggiata a San Rossore una balenottera di 25 metri. Oscure le cause delle morte

LIVORNO. Saranno le analisi necroscopiche a chiarire le cause della morte della balenottera di 25 metri che stamani si è spiaggiata tra il fiume Morto e la foce del Serchio all'interno del Parco naturale di San Rossore. A eseguirla saranno i biologi dell'univerisità di Padova che domani arriveranno a Pisa per eseguire alcuni prelievi. Intanto, sul posto sta operando la vigilanza del Parco insieme alla Capitaneria di porto per rimuovere la carcassa del cetaceo che però, molto probabilmente, resterà sulla battigia almeno fino a domani.

Il cetaceo è stato avvistato domenica pomeriggio, nel corso delle consuete visite guidate al parco, in un tratto di mare dove peraltro il fondale raggiunge solo basse profondità. Dopo pochi minuti di evoluzioni l'animale era però scomparso alla vista di visitatori e guide ambientali e sembrava avere ripreso il largo. Stamani, poi, la triste scoperta.

«E' difficile fare delle ipotesi sulle cause del decesso e di conseguenza fare delle valutazione sullo stato dei nostri mari. Ne sapremo di più tra qualche giorno quando avremo gli esiti delle analisi», ha spiegato Fabrizio Serena, dell'Osservatorio toscano dei cetacei. Secondo gli esperti la morte del cetaceo sarebbe da far risalire a una malattia o all'ingerimento di una grande quantità di plastica. Da escludere, sembra, l'urto con una nave. Dai primi rilievi, infatti, la carcassa appare integra.
Per domani, a Pisa, è in programma un vertice tra Arpat e Capitaneria di porto, per capire in che modo sarà rimossa la balenottera e dove verrà smaltita la carcassa.

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