[24/01/2011] News toscana

L'assessore Salvadori porta a Bruxelles le istanze dell'agricoltura Toscana

FIRENZE. L'assessore regionale all'agricoltura, Gianni Salvadori, porta le istanze dell'agricoltura Toscana a Bruxelles in particolare in tema di rimuneratività delle filiere. «Gli agricoltori toscani hanno ragione, ci sono troppi squilibri nella filiera e i prezzi non sono remunerativi per chi produce a fronte di costi che invece crescono per sementi, concimi, carburante ad uso agricolo, mangimi. E' per questo che in Toscana lavoriamo per un riequilibrio della componente produttiva all'interno della filiera ed è su questo che la Toscana intende far sentire la sua voce su tutti i tavoli. Uno di questi è la sede comunitaria, dove si lavora per la riforma della Pac, la politica agricola comune, che cambierà sensibilmente dal 2013 e che dobbiamo indirizzare nella maniera giusta».

Questi temi saranno affrontati domani in sede di Comitato delle Regioni, dove la Toscana sta collaborando con le altre Regioni italiane affinché la riforma della Pac si indirizzi verso una componente agricola ben organizzata nelle filiere, sul modello delle organizzazioni dei produttori, al fine di aggregare l'offerta, fare programmazione, applicare in modo efficace regole produttive qualitative, igienico sanitarie e ambientali.

«Questo vuol dire, ad esempio - ha continuato l'assessore - che sono necessari interventi per favorire le esportazioni, garantendo standard qualitativi e reciprocità commerciale sulle importazioni. Vuol dire, che si devono prevedere interventi per preservare il reddito degli agricoltori contro perdite di prodotto e calamità naturali, ma anche contro la volatilità dei prezzi e dei mercati. Inoltre, al fine di garantire un'equa distribuzione del valore aggiunto, si devono favorire tutti quegli accordi che garantiscono trasparenza ed equità fra i vari soggetti della filiera».

Fra i punti fondamentali che saranno sottolineati dall'assessore nell'incontro di domani l'inserimento nel Psr, (Piano di sviluppo rurale) di bandi multimisura per i progetti integrati di filiera e le iniziative a sostegno della filiera corta, già diffuse ormai in tutta la Toscana. «Per tutto questo occorre che le regioni europee lavorino insieme per fare massa critica e ottenere dalla Commissione Ue le risorse sufficienti per interventi sui mercati a livello comunitario e per garantire agli Stati membri e alla Regioni gli interventi strutturali» ha concluso Salvadori.

Sempre in tema di agricoltura, è nato oggi in provincia di Lucca il "Centro studi agricolo", un'associazione senza fini di lucro con l'obiettivo di aumentare la competitività del sistema rurale del territorio attraverso la diffusione delle buone pratiche e delle innovazioni tecnologiche guardando alla green economy e valorizzando i percorsi di filiera corta. Tra i firmatari del documento: provincia di Lucca, Camera di commercio; Comunità montane della Garfagnana e della Media Valle del Serchio; Parco delle Apuane; Gal-Garfagnana ambiente e sviluppo; Coldiretti di Lucca; Cia di Lucca; Unione provinciale agricoltori; Confcooperative Lucca; Legacoop agroalimentare toscana; Ordine dei dottori agronomi e forestali.

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