[23/05/2013] News

Un pezzo di Toscana tra le "officine del fare"

Il Co.Svi.G apre la lista del prestigioso Albo che si conserva nella casa natale di Enzo Ferrari, trasformato in un avveniristico museo, per le sue azioni di sostegno ai Comuni  delle aree geotermiche, lanciando una scommessa per il futuro. La proposta riguarda un diverso terreno competitivo, sapendo che questa vuole essere l'occasione per mettere in campo i reali punti di forza: il territorio e la risorsa umana. Il Co.Svi.G. lo vuol fare con una task force costituita da gente esperta e qualificata, in grado di tener dritto il timone fra necessità di occupazione e di rilancio del territorio caratterizzato da manifestazioni endogene.

C'era anche un pezzo di Toscana nel Museo Casa Natale Enzo Ferrari di Modena, un luogo entrato nella storia dell'automobilismo sportivo, tra fiammanti monoposto del Campionato di Formula 1, vere e proprie leggende che hanno entusiasmato migliaia di appassionati tra il 1950 e il 1994, ammirate dai turisti e tifosi del Cavallino Rampante provenienti da tutto il mondo, a fare da apripista al progetto ambizioso "officine del fare", legato alla figure di Giovanni Spadolini ed Enzo Ferrari. E' partita, infatti, dalla casa-officina dove nacque Ferrari, oggi trasformata in un avveniristico museo, la sfida di aggregare, attraverso il Premio Eco and the City Giovanni Spadolini, i territori considerati, appunto, "officine del fare" perché rappresentano i luoghi in cui si coniugano gli aspetti ambientali e di sostenibilità, elementi cruciali di identificazione e di valorizzazione dei territori per cui le stesse amministrazioni locali sono stimolate ad adottare procedure e metodi finalizzati da una parte alla sensibilizzazione delle stesse popolazioni e dall'altra alla gestione sostenibile delle risorse. L'albo speciale sarà gelosamente conservato nella casa-officina, situata nei pressi della linea ferroviaria, a pochi passi dal centro storico di Modena, nella zona della prima espansione della città fuori le mura (primi del ‘900), dove Enzo Ferrari, nel 1903, bambino di appena 5 anni, vide nel garage per la prima volta un' autovettura nuova di zecca. Era la macchina di papà Alfredo, una monocilindrica De Dion-Bouton. Il piccolo Enzo ebbe come una folgorazione. Si innamorò di quel prodigio a quattro ruote. La preferiva ai giocattoli e agli amici del cortile. La coccolava, la lucidava ogni giorno, ne ascoltava incantato il motore. Partì così la sfida che fece diventare il cavallino rampante un simbolo dell'eccellenza italiana in tutto il mondo. Da quella stessa casa è partita questa nuova sfida, nella quale si trova in pool position a pieno titolo, l'area geotermica della Toscana, territorio che, attraverso il Co.Svi.G, ha lanciato una scommessa per il futuro. La proposta riguarda un diverso terreno competitivo, sapendo che questa vuole essere l'occasione per mettere in campo i reali punti di forza: il territorio e la risorsa umana. Il Co.Svi.G. lo vuol fare con una task force costituita da gente esperta e qualificata, in grado di tener dritto il timone fra necessità di occupazione e di rilancio del territorio e voglia di innovazione. Si tratta di giocare un ruolo di primo piano nei prossimi anni per inventare nuove relazioni (anche internazionali), sotto il segno del green, quella cultura della sostenibilità coniugata allo sviluppo che fa parte del DNA del territorio. Il riconoscimento è stato consegnato a Sergio Chiacchella, direttore generale del Co.Svi.G., in occasione della ricorrenza del primo anniversario del sisma che ha colpito l'Emilia e la confinante bassa mantovana, dando il via alla terza edizione del Premio legato al ricordo vivo di Giovanni Spadolini, del suo impegno culturale, politico, civile, autentico volano per far dialogare i territori riconosciuti, appunto, come "officine del fare". Un'iniziativa che promuove, tra l'altro, la ricostruzione nelle zone colpite dal devastante terremoto ( www.ecoandthecity.it). Sergio Chiacchella ha spiegato che la Toscana, per la sua posizione geografica, si pone come piattaforma di progetti innovativi e di scambio, in quanto si ritiene che sia il crocevia delle iniziative avviate in Italia nell'ambito del sostegno e della diffusione della cosiddetta "cultura delle rinnovabili".

"Nelle "grandi visioni" dei progetti avviati - ha detto Chiacchella- si capisce che la leva strategica è una soltanto: costruire un sistema emergente di sviluppo territoriale che tenga conto di tutte le valenze ambientali e paesaggistiche e dello sviluppo delle energie rinnovabili, puntando sul rilancio della ricerca che potrà trovare anche nuovi sbocchi, inventando nuove relazioni con il mondo universitario e della cooperazione, nonchè con altre realtà simili convertite al green, avviando  nuove alleanze e sinergie". Obiettivo finale dell'iniziativa è la reale valorizzazione dell'immagine nonché delle capacità di attrazione di un territorio, per le azioni di tutela e salvaguardia dell'ambiente, al fine di garantire uno sviluppo sostenibile ed ambientalmente compatibile ai due settori strategici, cioè agricoltura e turismo di qualità, accessibile anche ai disabili, senza trascurare le imprese virtuose e innovative. Il progetto si avvale del supporto della Covenant of Majors ( www.eumayors.eu) che recentemente a Pescara ha incontrato i Coordinatori territoriali del Patto dei Sindaci in Italia, in rappresentanza delle strutture della multi-level governance Regioni-Province-Comuni, con l'obiettivo di verificare la replicabilità del modello di gestione che in Abruzzo ha prodotto efficienza, efficacia e concretezza, a livello nazionale ed anche europeo, ma anche nell'ottica di capire in che modo il Patto dei sindaci potrà evolvere visto che è divenuto una realtà istituzionalizzata dentro gli organismi governativi nazionali ed europei.

Un grosso supporto lo darà anche RES Tipica ANCI, l'Associazione delle Città di Identità che, come partner del Premio, rilancia con un pacchetto di iniziative, il manifesto dei valori dei territori e una nuova iniziativa per  ricercare i progetti dei beni culturali dimenticati, alla vigilia delle celebrazioni del quarantesimo anniversario della fondazione del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, creato dallo statista fiorentino. Saranno considerate "officine del fare", tutte le attività, anche private, o aziende agricole che mostrano particolare attenzione a queste tematiche. E quindi tutti gli esempi virtuosi, come quelli che sono stati proposti dai territori che hanno avuto la capacità di realizzare idee e progetti di efficientamento energetico, ma anche di affrontare i temi della biodiversità, sistema dei parchi, sviluppo sostenibile, conoscenze tradizionali, per ritrovare le identità territoriali nel nostro Paese, mettendo in primo piano il sapere delle genti. 

Il territorio rappresenta il filo conduttore dell'iniziativa della Fondazione Spadolini Nuova Antologia che si avvale dell'Alto Patronato Permanente del Capo dello Stato, destinata ad imbarcare un nutrito sodalizio di enti locali, consorzi di municipalità, aziende agricole e vitivinicole,  imprese virtuose, start up e progetti di ricerca innovativi del nostro Paese, autentici ambasciatori della nostra collettività impegnata nelle buone pratiche e nel rispetto dell'ambiente e della tutela del paesaggio. Lo statista fiorentino affrontò per primo il programma di tutela del patrimonio culturale e naturale in Italia, avviando un confronto concreto sui grandi temi del nostro tempo.

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