[21/05/2013] News toscana

Gił le mani da Baratti

Baratti, lo sappiamo, è luogo di straordinario valore storico-culturale, oltre che di una bellezza naturalistica rara. Ciò ha indotto l'amministrazione comunale a richiedere il riconoscimento Unesco.  

Il 13 maggio il Consiglio Comunale di Piombino ha approvato il testo definitivo del Piano particolareggiato per Baratti e Populonia e sul nodo critico della destinazione dell'area del Casone ha dimostrato la più totale superficialità. In che modo? Proponendo due ipotesi agli antipodi l'una dall'altra: Casone ‘hotel di lusso' o ‘Casone centro pubblico di documentazione e ricerca'. Ciascuna di esse, è intuitivo, prospetta per Baratti futuri completamente diversi. Come è possibile parlare così di Baratti e su quali basi conoscitive le due ipotesi sono state formulate? Ci sono atti che giustificano e supportano la proposta di scelte così contrastanti? Non avere idee chiare su Baratti è atto politico di grave inadempienza.

Due domande: che cosa ha fatto il Comune per percorrere la strada dell'utilizzo pubblico del Casone? Ha coinvolto soggetti adeguati alla rilevanza sovranazionale del caso Baratti? Il problema non può essere affrontato e archiviato nel chiuso di un consiglio comunale. Baratti è luogo speciale e come tale va trattato. Chiediamo che qualunque sia la scelta che verrà presa, essa nasca dall'intervento e dai pareri espressi di organismi ed esperti nazionali ed europei.

E' il momento di chiudere l'era della disinformazione e di un sistema di governo che danneggia e devasta l'intero paese. Ci sono molti modi di occuparsi delle questioni che riguardano il territorio. Su Baratti, un modo (discutibile) è quello dell'amministrazione comunale di Piombino.

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