[17/05/2013] News toscana

Trasformare le aree incolte inutilizzate in orti sociali per i cittadini

Nella Penisola sono ben 2,7 milioni gli italiani che si dilettano a coltivare un orto

"Orti in festa" la manifestazione organizzata da Legambiente il 20 e 21 aprile in tutta Italia, è approdata oggi a Terra Futura a Firenze con la consegna simbolica del kit della campagna iXorto (IperOrto) al giornalista Raffaele Palumbo che da sempre si è distinto per il forte impegno sui temi ambientali e sulla diffusione e  promozione delle buone pratiche di orticoltura urbana e sociale e la rinaturalizzazione degli spazi verdi abbandonati. Secondo alcuni recenti studi, coltivare un orto o prendersi cura di fiori e piante nei terrazzi o in giardino allunga la vita. Partendo da questo semplice presupposto, molte città del mondo grazie all'agricoltura urbana stanno ridisegnando i propri spazi verdi e anche l'Italia non vuole essere da meno. Gli orti urbani sono ormai una realtà nazionale: nella Penisola sono ben 2,7 milioni gli italiani che si dilettano a coltivare un orto e il 38% di questi lo farebbe proprio per il suo potere rilassante (fonte Osservatorio Nomisma). Dati che indicano la voglia di un nuovo modo di progettare, organizzare e vivere il verde nelle città.

La sfida di "Orti in festa" e quella di «Ridisegnare l'immagine delle città attraverso gli orti urbani, non solo per restituire il verde ai centri urbani, ma anche per produrre cibi sani e di qualità», una sfida accolta anche da Terra Futura, dove si è parlato di agricoltura urbana e di come Legambiente da anni promuove con una progettualità diffusa queste attività sul territorio italiano.

«Con Orti in Festa - hanno spiegato Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana, e Daniela Sciarra, coordinatrice nazionale agricoltura del Cigno Verde - vogliamo rilanciare il valore ambientale, sociale e culturale degli orti, spazi verdi dove i cittadini, attraverso l'uso di metodi di produzioni sostenibili, possono coltivare ortaggi e ortofrutta. La coltivazione amatoriale dell'orto favorisce la coesione sociale e lo scambio di conoscenze e saperi, costituisce una valida risposta al desiderio di "sapere cosa si mangia", è un'opportunità per investire positivamente il proprio tempo libero ed è una risposta all'eccessiva cementificazione. Da anni Legambiente promuove progetti di agricoltura urbana. Puntare sulla bellezza dei luoghi, dei gesti, dei comportamenti e delle idee è una chiave per capire come il nostro Paese possa ritrovare le idee e la forza per guardare con ottimismo al futuro».

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