[16/05/2013] News toscana

Piano regionale rifiuti, obiettivo riciclo. De Girolamo: «Sostenere mercato prodotti riciclati»

Come annunciato ieri dal presidente Rossi, sarà pronto entro l'estate il Piano regionale rifiuti e bonifiche. Entro luglio, per la precisione: con una mozione, la Giunta regionale si è infatti già impegnata a «predisporre e presentare al Consiglio regionale» entro tale mese «un nuovo piano regionale dei rifiuti, così come previsto dalla normativa nazionale».

Secondo Alfredo De Girolamo, presidente di Confservizi Cispel Toscana, si tratta «un passo avanti importante nel processo di decisioni da assumere per garantire alla Toscana un moderno ed efficiente sistema di gestione dei rifiuti urbani. Il sistema delle imprese di gestione attende da tempo il nuovo Piano regionale per collocare gli affidamenti di ambito effettuati ed in corso in un quadro di pianificazione certo ed equilibrato».

De Girolamo non manca di ricordare quale sia l'obiettivo principale da perseguire, quello del riciclo effettivo. «Il nuovo Piano - precisa - dovrà confermare  l'impegno per una raccolta differenziata al 65 per cento in modo da garantire l'obiettivo europeo di riciclare il 50 per cento dei materiali riciclabili al 2020, come dichiarato dal presidente Rossi». Un obiettivo per il quale non è sufficiente procedere per vie normative, ma utilizzando anche la leva di appropriati incentivi economici.

La produzione di manufatti tramite l'utilizzo di materie prime seconde deve infatti poter sostenere la prova del mercato, ossia essere venduta. Per creare un bacino di riferimento abbastanza ampio da creare economie di scala tali da poter far muovere il mercato del riciclo autonomamente occorre un iniziale sostegno pubblico, come quello che è stato ed è ancora garantito alle tecnologie legate alle energie rinnovabili.

Per questo De Girolamo sottolinea che l'obiettivo di cui sopra «dovrà essere raggiunto non solo individuando obblighi normativi, ma sostenendo attivamente il mercato del riciclo, finanziando gli impianti di riciclaggio, la ricerca applicativa per il riciclaggio stesso, seguendo l'esempio dei risultati del progetto Revet/Piaggio, sostenendo gli acquisti verdi delle pubbliche amministrazioni, chiamando a maggiori responsabilità il sistema dei consorzi Conai».

Per chiudere in modo corretto la gestione del ciclo integrato dei rifiuti occorre però continuare, e predisporre che anche gli ultimi passi sulla scala delle lo compongono vengano compiuti nel modo più opportuno. «Il recupero energetico - chiosa dunque De Girolamo - dovrà garantire il trattamento dei rifiuti non raccolti in forma differenziata e gli scarti del riciclaggio passando dall'attuale 10 per cento a circa il 30/40 per cento del totale dei rifiuti urbani e di parte dei rifiuti speciali oggi esportati fuori regione», lasciando alla discarica un ruolo residuale. 

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