[14/05/2013] News

Assalto al cantiere Tav, condanna unanime. Legambiente e Sel: «La violenza danneggia il movimento No-Tav»

L'attacco di questa notte  al cantiere Tav di Chiomonte,  con tecniche di guerriglia, proprio alla
vigilia della tre giorni di manifestazioni pacifiche no Tav prevista in Valsusa, sembra voler alzare e
spostare il livello dello scontro e solleva preoccupazioni soprattutto tra i sostenitori del movimento
No Tav  per quello che il Procuratore Caselli ha definito «Atto di guerra» compiuto con modalità da 
«Organizzazione militare».

Molto preoccupata Legambiente che  ritiene «Inaccettabili gli
assalti con bombe carta e molotov al cantiere della Tav. La violenza è Inaccettabile e danneggia la
causa dei no Tav, offusca tutte le ottime ragioni per dire no a questa opera inutile»

Nel
mirino dei partiti cci sono soprattutto Sel e il Movimento 5 Stelle che hanno partecipato ai cortei no
Tav. Per Silvia Fregolent, esponente Ecodem e responsabile economia dei deputati Pd, partito
favorevole alla Tav «Dobbiamo purtroppo ancora commentare l'ennesimo atto di violenza compiuto
da una trentina di teppisti "incappucciati" nella notte nel cantiere Tav di Chiomonte. Abbiamo
superato il livello di guardia ed il rischio eversione è sempre più concreto. Chi pensava che con
l'ingresso del Movimento 5 stelle in Parlamento si potesse promuovere un confronto democratico
sulla vicenda della Tav si deve purtroppo ricredere. Sono stati lanciati razzi e fuochi d'artificio ad
altezza uomo contro persone e cose, e sono stati distrutti dei macchinari costosi. Ora la politica deve
cambiare marcia.  Questo paese  ha bisogno di modernizzare la sua rete ferroviaria; occorre una
netta inversione di tendenza sulle politiche di trasporto da gomma a rotaia, per pacificare quello che
sempre più appare un ‘derby' tra fazioni contrarie e che si è trasformato in un pericoloso scontro tra
chi vuole veramente bene all'ambiente e chi continua ad inquinare».

Il ministro delle
infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, Pdl, ha detto: «I teppisti e i violenti vanno
unanimemente condannati  e isolati. Quanto è successo questa notte è inaccettabile e intollerabile. I
trenta delinquenti che hanno assaltato un cantiere della Tav devono sapere che la loro violenza non
fermerà un'opera fondamentale e strategica per l'Italia e per l'Europa. Un'opera a favore della
quale, da che è in progetto, si sono impegnati tutti i governi. Un'opera sulla quale intendiamo
continuare il confronto e  il dialogo con le popolazioni locali, ritenendo fondamentali anche le opere
compensative per i Comuni della valle. Sull'Alta velocità abbiamo già avuto incontri a Roma e sarò
presto, nelle prossime settimane, in Val di Susa per incontrare i sindaci e continuare con loro il
confronto già avviato. Oggi alle ore 18,00, presso la Prefettura di Torino, si terrà una riunione del
Comitato Nazionale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduta dal Ministro dell'Interno, Angelino
Alfano, alla quale prenderanno parte, tra gli altri, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti,
Maurizio Lupi, il procuratore di Torino Giancarlo Caselli e il procuratore generale Marcello Maddalena,
i vertici nazionali e territoriali delle forze di polizia, il sindaco di Torino Piero Fassino, il presidente
della Regione Roberto Cota e i sindaci di Susa e di Chiomonte».

Fabio Lavagno deputato e
segretario regionale di Sinistra Ecologia Libertà del Piemonte, risponde: «I fatti che hanno coinvolto
la Val di Susa, non possono che richiamare una ferma condanna della violenza. Allo stesso tempo
non si può non riconoscere che in questi anni una parte consistente della popolazione, non solo della
Valle, ha manifestato una contrarietà che ha raggiunto un carattere di massa, coinvolgendo
trasversalmente i diversi strati sociali, le istituzioni e gli schieramenti politici, forti di un capillare
lavoro di sensibilizzazione, contro-informazione e documentazione tecnico-scientifica. Pur con aspetti
controversi, la lotta contro la Tav ha assunto una dimensione simbolica che va al di là del progetto.
In questo senso occorre interrogarci su quanto le contestazioni  possano essere posizioni antisistema
o piuttosto sintomi di cambiamenti sovrastrutturali, sintomatici di quelli strutturali. In questi tempi
non è così fuori luogo pensare che é meglio non sprecare soldi quando si è in un regime di austerità.
Giustamente il Procuratore Caselli richiama la politica al proprio ruolo, dal quale non ci sottraiamo,
per questo chiediamo da tempo che venga elaborato un serio piano trasportistico nazionale che
colga le reali priorità verso cui indirizzare gli investimenti».

Il movimento No Tav intanto
conferma il presidio di domani a Bussoleno e scrive: «Nonostante le voci che si rincorrono da ore
non ci sono smentite ufficiali e per giunta anche se ci fossero non riteniamo affidabile certamente
come interlocutore Ltf. Per farla breve visti i trucchi, gli inganni, i furti che questa società porta
avanti da anni non ci fidiamo minimamente di queste voci di corridoio men che meno di una
smentita. Il movimento no tav non si ferma, domani mattina a Bussoleno il ritrovo rimane alle ore
8.00 di fronte alla sala consiliare in via Traforo. sarà questo un primo momento per i proprietari di
terreni per incontrarsi e ragionare insieme sul da farsi per difendere la propria terra, il proprio
territorio. Domani sera invece presso il salone don Bunino, in piazza del municipio alle ore 21.00
un'assemblea informativa sulla questione espropri».

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