[08/05/2013] News

La Corea del Nord ha ancora missili balistici puntati su Corea del Sud e Giappone

Secondo quanto scrive oggi il giornale sudcoreano Chosun Ilbo, che cita una fonte del ministero della difesa di Seoul, «Diversi missili balistici dei tipi Scud  e rimangono dispiegati sulla costa est della Corea del nord in stato di allerta».

La stessa fonte conferma che il regime nazional-stalinista del Nord avrebbe ritirato dalle rampe di lancio i missili a lunga gittata Musudan che sembrano in grado di trasportare una testata nucleare, ma avverte che potrebbe essere un inganno: «Missili Scud e Nodon stazionano ancora sulla costa orientale e possiamo supporre che siano in stato di massima allerta».

Ieri la dittatura nazi-comunista dinastica di Pyongyang ha nuovamente minacciato una guerra nucleare (alla quale ormai non crede più nessuno) contro le manovre militari congiunte Usa-Corea del sud  e il Comandante del fronte sud-ovest della Repubblica popolare democratica di Corea ha minacciato una replica immediata «Se un solo proiettile nemico ricadrà nelle nostre acque territoriali».

Il ministro della riunificazione della Corea »del sud, Ryoo Kihl-Jae, mantiene la calma  e pensa che «Le due Coree potrebbero ristabilire la loro collaborazione se  Pyongyang rinuncia alle provocazioni che hanno provocato la chiusura della zona industriale di Kaesong e se garantisce che queste provocazioni non verranno più reiterate. La posizione della Corea del nord è un indice importante che permette di giudicare se l zona di Kaesong costituirà un elemento solido delle relazioni tra i due Stati».

Ma le possibilità che Pyongyang accetti le condizioni di Seoul sono molto scarse : la Corea del nord ha detto che la chiusura del sito industriale inter-coreano,  12 km a nord della linea di confine tra le due Coree, dove operavano 123 imprese sudcoreane e lavoravano 800 tecnici  sudcoreani e 53.000 operai nordcoreani, è stato provocato proprio dalle manovre militari con gli Usa.

Kihl-Jae ha ribadito che «Seoul è pronta al dialogo, ma opporrà una risposta rigorosa ad ogni provocazione militare nordcoreana».

 

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