[06/05/2013] News

L'incredibile alleanza per costruire una centrale marina ad emissioni zero nel mare della Cina

Otec, la tecnologia per dare energia alle isole e comunità costiere, dissalare l’acqua e produrre idrogeno

L'alleanza sarebbe stata pura fantapolitica solo pochi anni fa: la difesa degli Stati Uniti e il gigante aerospaziale Lockheed Martin e Reignwood Group, una grande azienda cinese,  stanno collaborando per costruire un progetto pilota al largo della costa meridionale della Cina che utilizzerà la differenza di temperature tra l'oceano profondo e quello di superficie per produrre elettricità.  Si tratta della tecnologia nota come Ocean thermal energy conversion (Otec), che utilizza il calore dalle acque calde di superficie per far bollire un fluido con un basso punto di ebollizione, come l'ammoniaca, producendo il vapore necessario per azionare delle turbine.  L'acqua più fredda viene poi pompata da 800 a 1.000 metri sotto il mare, condensa il vapore in liquido che poi può essere nuovamente portato ad ebollizione  per produrre ancora energia. 

La Lockheed Martin, nota in Italia anche per storie di tangenti risalenti ai tempi del defunto Andreotti, e il Reignwood Group di Pechino hanno spiegato che il loro progetto, il più grande impianto Otec mai costruito, quando sarà avviato nel 2017 produrrà 10 megawatt, abbastanza per fornire energia elettrica ad un grande resort "verde"  che vuole costruire Reignwood.

Fino ad ora lo sviluppo e l'attuazione delle tecnologie Otec erano state limitati dagli alti costi, ma il progetto Lockheed Martin, così come altri progetti Otec in fase di sviluppo da parte della Marina militare  degli Stati Uniti, offre qualche speranza che la tecnologia possa essere sviluppata su larga scala.

Il protocollo d'intesa tra le due società è stato firmato a Pechino il 13 aprile 2013 durante una cerimonia alla quale hanno partecipato il segretario di Stato Usa John Kerry e l'ambasciatore degli Stati Uniti in Cina Gary Locke e prevede un percorso per la costruzione diverse centrali elettriche Otec con dimensioni che variano dai 10 ai 100 megawatt, un affare da miliardi di dollari in grado di mettere a tacere anche le rivalità economiche e militari tra Cina ed Usa in un'area strategica e dove le tensioni non mancano.

Dan Heller, vicepresidente new ventures della  Lockheed Martin Mission Systems and Training, ha spiegato che «I vantaggi di produrre energia con l'Otec sono immensi e Lockheed Martin ha condotto il modo avanti in questa tecnologia per decenni. Costruire una centrale elettrica pilota Otec multi-megawatt basata in per Reignwood Group è il passo finale che lo rende un'opzione economica per soddisfare le crescenti esigenze di energia pulita e affidabile».

Otec utilizza la differenza di temperatura naturale del mare nelle regioni tropicali e la utilizza per creare energia. Questo si presta bene nelle isole e nelle comunità costiere, dove i costi di trasporto di energia di solito rendono le altre fonti di energia molto costose e dove i rifornimenti di carburante son un problema. L'energia prodotta da un impianto Otec è pulita, sostenibile e può essere prodotta nei mari di  circa 80 Paesi in tutto il mondo, compresa la regione Asia-Pacifico che sta trainando l'economia mondiale. A differenza di altre tecnologie dell'energia rinnovabile, può  essere  prodotta costantemente, 24 ore al giorno, 365 giorni l'anno. Un impianto Otec commerciale avrà la capacità di alimentare una piccola città e l'energia può essere utilizzata anche per produrre altre risorse essenziali, come l'acqua potabile e l'idrogeno per veicoli alternativi.

Colin Liu, vicepresidente senior del Reignwood Group, ha sottolineato che «La missione di Reignwood Group è quella di investire in applicazioni e soluzioni low carbon, integrando le nuove tecnologie verdi in un piano per promuovere pratiche di sviluppo sostenibile. La tecnologia Otec della Lockheed Martin offre una soluzione molto innovativa, che ci aiuterà a realizzare questa missione».

Una volta che l'impianto pilota entrerà in funzione le due aziende e la Difesa statunitense prevedono di utilizzare le conoscenze acquisite per migliorare la progettazione degli altri impianti a livello commerciale che verranno costruiti nei successivi 5 anni. Ogni impianto Otec da 100 megawatt è in grado di produrre in un anno la stessa quantità di energia di 1,3 milioni di barili di petrolio, riducendo così le e emissioni di Co2 di mezzo milione di tonnellate e fornendo energia interna sostenibile, affidabile e sicura. Con il prezzo del petrolio intorno ai 100 dollari al barile, il risparmio di combustibile prodotto da un impianto Otec sarebbe intorno ai 130 milioni dollari all'anno.

La tecnologia è frutto di 40 anni di ricerca, e per diversi anni la Lockheed ha testato la tecnologia in un sito nelle Hawaii, in collaborazione con Makai Ocean Engineering, il Dipartimento per l'Energia e la US Navy. Ma diversi ostacoli, tra cui i costi iniziali elevati e la mancanza di un partner per un progetto a lungo termine hanno impedito di realizzare una centrale elettrica, ora il partner è stato trovato e i cinesi collaboreranno con le forze armate americane e con uno dei loro fornitori di armamenti.

Duke Hartman, portavoce della Makai Ocean Engineering, ha detto che la sua società continua a lavorare su applicazioni Otec in collaborazione con la Marina Militare e che «Il Pentagono ha mantenuto il suo obiettivo di sviluppare un impianto pilota da 5-10 MW al largo dell'isola di Oahu e alla fine un impianto commerciale di 100 MW. La Marina vuole una fiorente industria Otec perché ne beneficerebbe. Immaginate di essere in grado di trainare un impianto semisommergibile quasi in ogni angolo del mondo. Makai è di supporto al lavoro della Lockheed Martin in Cina e spera di essere in grado di partecipare al progetto in qualche modo. Il più grande ostacolo per l'Otec sono le economie di scala». Più è grande l'impianto e più ci si guadagna. Costruire un impianto Otec da 100 MW con le tecnologie attuali avrebbe un costo di oltre 1 miliardo di dollari, e il costo non sarebbe significativamente più basso per un impianto in scala ridotta».

Secondo Heller negli Usa ci sono diversi siti, come le Hawaii e la Florida, «con un importante  potenziale per impianti commerciali Otec», ma in questo momento «La Cina è il posto più logico per iniziare, grazie alla sua necessità di energia pulita alternativa così come alla sua posizione nei pressi di alcune delle condizioni oceanografiche più ideali del mondo. Reignwood è stato raccomandato come partner di sviluppo per il suo impegno a utilizzare energia pulita per alimentare le comunità locali.

La Lockheed Martin utilizzerà il progetto Reignwood per aiutare dimostrare la redditività dell'Otec come risorsa energetica con l'obiettivo a lungo termine di costruzione di un'industria intorno all'Otec, che disponga di applicazioni che vadano oltre la produzione di elettricità, come la dissalazione dell'acqua di mare e la produzione di idrogeno. La Lockheed ha un team di circa 20 tecnici che lavorano al suo programma Otec e questo numero è destinato a salire in quanto il progetto Reignwood si avvicina alla fase di costruzione. Anche prima dell'annuncio, abbiamo avuto una risposta straordinaria, quando divenne evidente che stavamo per trasformare tutto questo una realtà».

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