[30/04/2013] News

La spesa consegnata a domicilio? È più "green" di quella fatta al supermercato

Negli Stati Uniti (ma sempre più anche in Europa e nei Paesi più sviluppati) crescono le ordinazioni della  spesa on-line, che viene portata a domicilio invece di dover andare direttamente al supermercato. Ora una nuova ricerca, finanziata dall'Oregon department of transportation e pubblicata sul Journal of the Transportation Research Forum, dimostra che è anche molto più ecologico di lasciare l'auto parcheggiata e optare per la consegna di generi alimentari  direttamente a casa tua.

Infatti gli ingegneri dell'università di Washington (Seattle) hanno scoperto che utilizzare un servizio di consegna di generi alimentari a domicilio «Può ridurre le emissioni di anidride carbonica di almeno la metà rispetto agli spostamenti individuali da casa al negozio». A far risparmiare più emissioni di CO2 sono i camion pieni di prodotti da offrire ai clienti che girano i quartieri. Sembra essere tornati ai vecchi camion degli ambulanti che giravano i paesi a vendere di tutto, ma la cosa è molto più "complicata".  

«Molto spesso le persone pensano di creare un disagio a sé stesse diventando più verdi, in realtà non è questo il caso - spiega Anne Goodchild , professore associato di ingegneria civile e ambientale all'università di Washington -  Dal punto di vista ambientale, i servizi di consegna di generi alimentari sono in grado di provvedere ad una schiacciante riduzione delle emissioni».

I consumatori statunitensi hanno sempre più servizi di consegna a domicilio di generi alimentari tra i quali scegliere: nell'area di Seattle opera  AmazonFresh, mentre i servizi di Safeway sono offerti in molte città Usa. FreshDirect rifornisce le abitazioni e gli uffici di New York City e ad aprile Google ha presentato uno  "shopping delivery service experiment" nella San Francisco Bay Area, mentre recentemente un gruppo di studenti dell'università di Washington ha aperto il service Geniusdelivery di generi alimentari a Seattle.

Dato che le aziende continuano a pesare i costi ei benefici dell'offerta di un servizio di consegna a domicilio, la Goodchild ed Erica Wygonik, un dottoranda in ingegneria civile e ambientale dell'UW, hanno cercato di capire se l'utilizzo di un servizio di consegna di generi alimentari a domicilio sia meglio per l'ambiente, utilizzando Seattle come un banco di prova . Dalla loro ricerca è emerso che «La consegna con camion di servizio produce dal  20 a 75% in meno di anidride carbonica rispetto ai corrispondenti veicoli personali guidati da e verso un negozio di alimentari». Inoltre c'è un notevole risparmio per le aziende: «dall'80 al 90%  in meno di anidride carbonica emessa, se le consegne avvengono in base a percorsi che raggruppano insieme i clienti, invece del catering  per le singole richieste casalinghe e per i tempi di consegna specifici».

La Wygonik sottolinea: «Al fondo di tutto, quel che c'è di buono anche per il fornitore è che il servizio di consegna è in genere una buona cosa per l'ambiente, dato che il carburante da un grande contributo ai costi di esercizio ed alle emissioni di gas serra. Risparmiare carburante consente di risparmiare denaro, il che consente di risparmiare anche sulle emissioni».

Le ricercatrici hanno utilizzato uno strumento di modellazione dell' Environmental protection agency Usa per calcolare le emissioni ad un livello molto più dettagliato di quanto avessero fatto  studi precedenti, utilizzando fattori come il tipo e la velocità dei veicoli e la tipologia di strade percorse hanno calcolato per ogni veicolo la CO2 prodotta per ogni miglio. La riduzioni delle emissioni è stata verificata sia per le aree più densamente popolate sia per quelle più periferiche di Seattle e secondo loro «Questo suggerisce che la consegna di generi alimentari nelle zone rurali potrebbe abbassare la produzione di anidride carbonica abbastanza fortemente. Tendiamo a pensare ai servizi di consegna di generi alimentari come a qualcosa di cui  beneficiano aree urbane, ma hanno potenzialità davvero significative per compensare altrettanto bene gli impatti ambientali del personal shopping nelle zone rurali».

Ai pendolari per  lavoro vengono offerti una serie di incentivi per ridurre il traffico stradale attraverso le tariffe di transito scontate per il "vanpools" e le opzioni di carpooling. Date le possibili riduzioni di emissioni attraverso i servizi di consegna di generi alimentari a domicilio, la ricerca solleva la questione se i leader dei governi o dell'industria debbano prendere in considerazione incentivi per i consumatori che ordinano i loro generi alimentari online ed evitano gli spostamenti verso i supermercati.

In futuro, Goodchild e Wygonik hanno in programma di esaminare l'influenza dei clienti che uniscono la loro spesa al pendolarismo per lavoro e l'impatto del percorso home-base sulle emissioni.

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