[30/04/2013] News

Usa, proposta bipartisan per lo stoccaggio delle scorie nucleari

Ma per gli scienziati non è quello che serve

Un gruppo bipartisan di quattro senatori Usa ha presentato una bozza di normativa per la gestione delle scorie nucleari, per rilanciare gli sforzi per  trovare una soluzione a lungo termine per le scorie altamente radioattive statunitensi. La democratica Dianne Feinstein ed il repubblicano Lamar Alexander, a capo della sottocommissione Appropriations on energy and water development, il democratico Ron Wyden, presidente della commissione Natural resources e la repubblicana Lisa Murkowski, R-Alaska, hanno collaborato alla redazione della proposta, che si basa sul lavoro della Blue Ribbon Commission on America's Nuclear Future.

Secondo Wyden, «Il nostro Paese non può più aspettare a trovare una soluzione a lungo termine per lo smaltimento delle scorie nucleari. Sono incoraggiato che i senatori Feinstein, Alexander, Murkowski bbiamo partcipato a queste discussioni riflessive e produttive per trovare la strada per andare avanti. Sono fiducioso che il feedback che riceviamo ci aiuterà a finire il lavoro e ci permetterà di andare avanti con una  legislazione che mette gli Usa sulla strada della gestione in sicurezza e dello smaltimento permanente delle scorie più radioattive».

La repubblicana Murkowski non ha potuto fare a meno di lanciare una frecciatina all'amministrazione Obama: «Il fallimento del governo nell'affrontare i nostri problemi delle scorie nucleari è dannoso per lo sviluppo futuro dell'energia nucleare e contemporaneamente peggiora la situazione finanziaria della nostra nazione. Dobbiamo agire, e dobbiamo agire subito. Mentre continuo a sostenere Yucca Mountain  (bocciata da Obama, ndr) come un sito di deposito permanente, riconosco anche le realtà attuali che rendono quel risultato improbabile in questo momento. La mia speranza è che questo progetto discussion draft ci aiuterà a risolvere rapidamente le questioni in sospeso che riguardano il back-end del ciclo del combustibile nucleare, inclusi i progressi per uno stoccaggio provvisorio che dovrebbe essere collegato all'ubicazione di un deposito permanente».

La democratica Feinstein. Spiega che «Questa bozza di discussione bipartisan implementa le raccomandazioni della Blue Ribbon Commission ed è il prodotto di molti mesi di discussione tra me ed i senatori Wyden, Alexander, Murkoswki e Bingaman. Stabilisce una politica delle scorie nucleari disperatamente necessaria, utilizzando un approccio basato sul consenso che accelera la rimozione delle scorie  da siti a rischio ed impianti dismessi. I contribuenti si sono già accollati 2,6 miliardi dollari in pagamenti per il fallimento del governo federale nell'accogliere il combustibile nucleare esaurito. Questo peso crescerà a 20 miliardi di dollari entro il 2020 per poi aumentare di 400 milioni di dollari ogni anno. E' arrivato il momento di trovare una soluzione che stocchi in modo sicuro questo materiale, proteggendo i contribuenti, ed è per questo che abbiamo rilasciato questa bozza di discussione per un commento ed un  feedback»

Alexander non tenta neanche di nascondere la sua fede di oltranzista nuclearista: «L'energia nucleare è la nostra più grande fonte di energia elettrica a basso costo, pulita e affidabile, per alimentare la nostra economia del XXI secolo, abbiamo bisogno di risolvere il problema di dove mettere il combustibile nucleare esaurito. Questo disegno di legge risolverebbe il problema, facendo diventare i governi  locali, statali e federali i partner alla pari nel processo, ponendo fine a quello che è diventato un decennale stallo»

Attualmente non esiste una deposito centrale Usa per il combustibile nucleare esaurito, le barre di combustibile vengono stoccate in decine di centrali nucleari, comprese in zone che gli stessi senatori Usa definiscono «A rischio di terremoti, inondazioni ed altre calamità naturali». Anche milioni di galloni  di scorie altamente radioattive frutto dei programmi militari nucleari sono stoccati dal Dipartimento dell'energia (Doe) in siti in tutti gli Usa ed anche se il Doe ha iniziato a mettere in sicurezza queste scorie, recentemente ha rivelato che i tank di stoccaggio delle scorie altamente radioattive dell'Hanford Nuclear Reservation si stanno deteriorando e che continuano a fuoriuscire dai serbatoi.

Il disegno di legge prevede creazione di una new nuclear waste administration e la creazione di un processo di basato sul consenso per la localizzazione degli impianti per le scorie  nucleari. Consente inoltre al  governo federale di far fronte al suo impegno di gestire le scorie nucleare delle centrali elettriche e di mettere fine ai costi derivanti dall'incapacità di smaltire il combustibile nucleare esaurito. I senatori repubblicani e democratici che lo hanno presentato assicurano che il  sistema di stoccaggio e di deposito integrato istituito dalla legge amplierebbe le opportunità per l'energia nucleare di fornire energia senza emissioni di CO2 (che i repubblicani tirano fuori solo quando c'è da sostenere il nucleare) e fornirebbe una protezione a lungo termine per la salute pubblica e la sicurezza per le scorie high-level sia civili che militari.

Ma la prestigiosa  l'Union of concerned scientists (Ucs) ha subito stroncato la mozione bipartisan:  «Nonostante le loro buone intenzioni, i senatori ignorano il fatto che abbiamo un problema in questo momento con il modo in cui i proprietari delle centrali nucleari stoccano queste scorie altamente radioattive - ha detto Dave Lochbaum, il direttore del Nuclear Safety Project dell'Ucs - "Anche nello scenario più roseo, ci vorranno anni per costruire un sito ed un deposito temporaneo. Ciò significa che grandi quantità di scorie nucleari resteranno nelle centrali nucleari per un lungo, lungo tempo e che  tre quarti di loro sono attualmente stipate in piscine di raffreddamento, invece che stoccate in dry casks, che sono più sicuri».

Più di 30 anni fa, i proprietari delle centrali nucleari e il Doe hanno fatto un accordo e la lobby nucleare  ha deciso di pagare il cosiddetto Nuclear Waste Fund per contribuire a finanziare la costruzione, entro il 1998, di un  deposito geologico permanente per le scorie  nucleari. 15 dopo di quel deposito non c'è traccia ed il Doe ha dovuto risarcire i padroni delle centrali nucleari per milioni di danni per violazione del contratto. Nel frattempo, circa 70.000 tonnellate di combustibile nucleare esausto sono stoccate in siti in tutti gli Usa,e quasi il 75% è immerso in piscine  di raffreddamento sovraccariche.

L'Ucs spiega perché queste piscine di raffreddamento non vanno bene: «In diverse mancano sistemi di raffreddamento di emergenza  e la maggior parte non sono protette da robuste strutture di contenimento. Inoltre, si basano sull'energia elettrica e sono quindi vulnerabili agli eventi che portano alla perdita di energia,  come ad esempio le inondazioni e l'attività sismica, o ad attacchi terroristici che causerebbero una perdita di acqua dalla piscina. La perdita di raffreddamento può causare danni al  carburante e un potenziale enorme rilascio radiologico. Un tale scenario è stata la preoccupazione principale con il disastro nucleare di Fukushima, in Giappone, nel 2011, in cui i sistemi di raffreddamento per le piscine del complesso sono collassati a causa della mancanza di energia».

Anche l'alta densità di carburante nelle piscine è una preoccupazione: più combustibile aumenta il carico di calore e riduce il tempo di risposta necessario per affrontare i problemi. Lo stoccaggio di meno materiale radioattivo nelle piscine significherebbe un rilascio radiologico più piccolo in caso di incidente. «Fortunatamente c'è una soluzione più  ragionevole e più sicura - dicono all'Ucs - trasferire le barre di combustibile esaurito in contenitori di cemento ed acciaio. Le barre di combustibile esaurito sono abbastanza fresche da  poter uscire dalle piscine dopo 5 e anni, e più dell'80% di quelle stoccate nelle piscine oggi potrebbero  essere messe nei dry casks. A differenza delle piscine, contenitori i dry casks sono raffreddati da un sistema ad aria "passivo" che non richiede energia elettrica per funzionare». 

Per Lochbaum «In ogni caso, i proprietari degli impianti saranno costretti a spostare il combustibile esaurito dalle piscine ai dry casks  per inviarlo ad un sito di stoccaggio. Allora perché non spostare ora il carburante nei casks ora per proteggere meglio le comunità vicine? Durante l'incidente di Fukushima i contenitori a secco per lo stoccaggio el combustibile esaurito non sono mai stati una fonte di preoccupazione».

Il comunicato stampa diffuso dai 4  senatori alludeva alla  minaccia rappresentata dallo stoccare combustibile esaurito in loco presso le centrali nucleari.  «Hanno capito bene - conclude Rob Colin, un analista legislativo dell'Ucs - I disastri naturali sono una minaccia, l'errore umano è una minaccia ed anche il terrorismo è una minaccia. Ecco perché i proprietari delle centrali devono sfoltire quelle piscine piene zeppe ora o continueranno a mettere in pericolo la salute e la sicurezza di 120 milioni di americani che vivono nel raggio di 50 chilometri di una centrale nucleare».

 

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