[26/04/2013] News

Assassinato il presidente del Parco della Corsica

Aveva collaborato con Federparchi ed a progetti in Toscana e con Festambiente

Ieri ad Ajaccio, intorno alle 13,30, è stato brutalmente assassinato Jean-Luc Chiappini, presidente del Parco maturale regionale della Corsica. Jean-Luc Chiappini (Nella foto), 65 anni, è stato ucciso a freddo, con diversi colpi sparati da una moto, mentre percorreva in auto una rotonda stradale ed era appena tornato in Corsica da Parigi e, dopo essere atterrato all'aeroporto Napoléon-Bonaparte, a Campo dell'Oro, stava dirigendosi ad Ajaccio.

L'attentato  ha tutto l'aspetto di un'esecuzione mafiosa accuratamente preparata, si tratta del decimo assassinio in Corsica dall'inizio dell'anno e Chiappini è il terzo notabile ucciso ad Ajaccio in poco più di 6 mesi. Il 16 ottobre 2012 era stato assassinato l'ex "bâtonnier" dell'ordine degli avvocati Antoine Sollacaro, e il 15 novembre il presidente della Chambre de commerce et d'industrie de Corse-du-Sud Jacques Nacer.

Chiappini molto noto in Italia ed anche in Toscana, dove ha collaborato con Federparchi ed a progetti come quello della reintroduzione del falco pescatore nel Parco della Maremma ed ha partecipato più volte a Festambiente, la festa nazionale di Legambiente, non era certo un estremista implicato nell'indipendentismo corso ormai ridotto ad una milizia mafiosa, infatti dal 1977 era sindaco centrista MoDem del comune di Letia, Corse-du-Sud, ed era presidente del Parc naturel régional de la Corse dal 1995. Chiappini era stato anche eletto presidente della Communauté de communes del suo Canton ed era stato candidato alle elezioni territoriali.

«Jean-Luc Chiappini - è intervenuto Antonio Nicoletti, della segreteria nazionale di Legambiente - era un nostro amico sincero, una persona generosa che non si negava ogni volta che veniva richiesta la sua presenza in Italia, e a Festambiente in particolare, per raccontare la sua esperienza di amministratore di un'area protetta complessa come il Parco regionali di Corsica. Insieme ai suoi collaboratori e' stato protagonista di un esperienza di conservazione della natura fra le piu' importanti del bacino del mediterraneo come quella che ha riguardato la reintroduzione del Falco pescatore nel Parco regionale della Maremma, con esemplari provenienti proprio dal suo parco. Una reintroduzione di successo che insieme a noi, progettava di estendere all'arcipelago toscano e alla sardegna. Non possiamo, inoltre, dimenticare il suo impegno come vicepresidente della federazione dei parchi francesi alla nascita della federazione dei parchi del mediterraneo e allo sviluppo congiunto di attività di cooperazione tra I parchi del santuario Pelagos, le comunità e le istituzioni locali. La tragica scomparsa del presidente/sindaco Chiappini ci riempie di tristezza e di amarezza per come è avvenuta, Legambiente è vicina alla famiglia di Jean-Luc ed ai suoi collaboratori, esprime solidarietà alla comunità di Letia e del Parco regionale di Corsica e si augura che si faccia piena luce su questo incredibile evento che ci priva di un grande e affettuoso amico».

Il primo ministro francese Jean-Marc Ayrault ha detto che  «Questo crimine commesso contro un eletto della Repubblica getta nel lutto ancora una volta la Corsica ed i suoi abitanti. Condanno fermamente questo atto e riaffermo che il governo resta determinato a lottare contro la violenza».

Il ministro degli interni francese, Manuel Valls, ha denunciato «L'esecuzione» ed ha confermato la sua determinazione a «Lottare contro questa violenza radicata da decenni nella cultura corsa. Una mafia e delle reti mafiose e criminale o della gente molto determinata che non esita ad uccidere. Lo Stato non si scoraggia, bisogna essere molto pazienti e determinatiLa lotta contro il crimine organizzato è una priorità. Chiedo alla popolazione di aiutarci. La gente non esiti a parlarci. Molti tra gli amministratori ci dicono che sono minacciati. Bisogna essere estremamente determinati».

La Corsica, spesso esaltata in Italia per il mito scolorito del suo indipendentismo, è diventata in realtà una delle zone più criminogene dell'Europa e la maggior parte degli affari che si fanno ne l'île de Beauté sono poco chiari. A novembre, per spezzare questa spirale criminale, di solito legata al "grand banditisme", il governo aveva annunciato una serie di misure. Ayrault ha chiesto al ministro della giustizia Christiane Taubira ed a  Valls di attuarle e di «Mobilitare tutti i mezzi per catturare gli autori e deferirli davanti alla giustizia».

Torna all'archivio