[20/04/2013]

Per fermare il bullismo, ci vuole un fiore

Avere 15 anni è un'esperienza straordinaria: scuola, computer, sport, corsi di musica, telefonino, amicizie, primi amori. Tutto è rapido e vissuto intensamente.

Ma cosa succede se tutti questi ambiti si trasformano in luoghi di ansia e paura? In Italia per 1 adolescente su 5, questo accade tutti i giorni.

Basta poco, un vestito sbagliato, un po' di timidezza, magari l'origine straniera a fare la differenza, a trasformarti in vittima di bullismo. Quelli che dovrebbero essere tuoi pari, tuoi amici iniziano a deriderti.

La scuola diventa una prigione e se non bastasse, il tutto viene amplificato nei social network. La tua vita privata messa alla gogna, ogni momento di imbarazzo ingigantito all'estremo.

In tutto questo non c'è un attimo di pace, che sia mattina, a scuola, che sia pomeriggio, a casa attraverso pc e telefonino. A volte, manca il fiato, la paura e la solitudine sono schiaccianti. Conviene cambiare scuola? Conviene cambiare città? Conviene abbandonare la speranza?

Per fermare il dilagare del bullismo e della sua componente cyber, Telefono Azzurro dedica il mese di Aprile alla sensibilizzazione e prevenzione.

"Si parla tanto oggi di bullismo e cyberbullismo. Conoscere il fenomeno è importante, ma non basta" commenta Ernesto Caffo, Neuropsichiatra infantile, Professore Ordinario dell'Università di Modena e Reggio Emilia e Presidente di SOS Il Telefono Azzurro ONLUS. "Innanzitutto bisogna comprendere appieno le conseguenze relazionali ed emotive sulle vittime, spesso nascoste dietro un silenzio. Ma é essenziale intervenire tempestivamente anche sui ‘bulli', che apparentemente sono forti, ma possono nascondere grandi fragilità. Per combattere il bullismo é indispensabile creare una rete, capace di cogliere le prime difficoltà e offrire risposte alle singole situazioni: per questo Telefono Azzurro collabora con genitori, insegnanti - promuovendo il dialogo scuola famiglia - e con il mondo della pediatria, che ha un osservatorio privilegiato sull'infanzia".

Attivo da oltre 25 anni sul tema della protezione dell'infanzia e dell'adolescenza, Telefono Azzurro ha studiato programmi di intervento e prevenzione sul tema del bullismo, in tutte le sue declinazioni.

Ogni giorno, attraverso il suo numero nazionale gratuito 1.96.96, la sua chat e la nuova App lanciata in collaborazione con Facebook (raggiungibile all'indirizzo https://www.facebook.com/pages/SOS-Il-Telefono-Azzurro-Onlus/44991281207 ) e la sua attiva presenza nelle scuole italiane, Telefono Azzurro si pone come primo interlocutore per i ragazzi, i genitori e gli insegnati in cerca di aiuto concreto e consigli. Tutto questo però richiede ingenti investimenti.

Per fermare il bullismo, Telefono Azzurro promuove quindi all'interno del mese di Aprile, la campagna ‘Ci vuole un Fiore'. Il 20 e 21 aprile, l'Associazione sarà presente in 2.300 piazze italiane per parlare di questo tema, delle iniziative che l'Associazione promuove quotidianamente, anche all'interno delle scuole e fornire consigli utili per ragazzi, genitori e insegnanti. A fronte di una donazione, sarà possibile contribuire così al sostegno della linea d'Ascolto 1.96.96 (linea gratuita per bambini, adolescenti e adulti) e della chat sul sito www.azzurro.it. L'aiuto e il sostegno verranno ricambiati con un fiore.

Aiutaci a fermare il bullismo, partendo da un fiore.

Trova la Piazza più vicina a te e: chiama il numero verde 800.090.335 o vai su www.fioridazzurro.it

Telefono Azzurro nasce nel giugno del 1987 ha come missione l'ascolto della voce dei bambini e degli adolescenti per  costruire una società civile che rispetti i diritti dei bambini, come sancito dalla Convenzione sui diritti dell'infanzia adottata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1989. Per raggiungere il proprio obiettivo Telefono Azzurro ha attivato Il Centro Nazionale di Ascolto Telefonico per far fronte alle chiamate e segnalazioni online di abusi, richieste di ascolto e intervento. L'educazione dei bambini e degli adolescenti ad un utilizzo sicuro di Internet rientra tra le priorità dell'Associazione. Il Telefono Azzurro non riceve finanziamenti pubblici e si sostiene esclusivamente con contributi volontari.

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