[18/04/2013] News

La blue economy per il Mediterraneo: Ue, Imo e Bei: «Rafforzare la cooperazione marina e marittima»

E' iniziata oggi ad Atene la 12esima Conferenza Facility for Euro-Mediterranean Partnership and Investment (Femip) che dovrebbe ribadire impegno dell'Unione europea, dell'International maritime organization (Imo) e della Banca europea degli investimenti (Bei) a promuovere la blue economy  sostenibile nella regione del Mediterraneo e rafforzare quanto più possibile la cooperazione marina e marittima tra tutti i Paesi confinanti. Alla conferenza partecipano anche i ministri degli affari marittimi di Bulgaria, Croazia, Cipro, Francia, Grecia, Malta e Palestina.

«Il potenziale del mare è al centro degli sforzi per promuovere una crescita blu», sottolinea la Commissione europea che  ha presentato il suo approccio per un partenariato a favore della democrazia e di una prosperità condivisa nella regione del Mediterraneo meridionale, «Incentrato sulla promozione di uno sviluppo economico inclusivo e sul rafforzamento della cooperazione settoriale».

Aprendo la Conferenza, la commissaria Ue agli affari marittimi ed alla pesca, Maria Damanaki ha detto: «Sono lieta di inaugurare oggi un processo di cooperazione rafforzata a favore dell'economia blu della regione. Unendo i nostri sforzi, e quelli dell'Unione per il Mediterraneo, di altre organizzazioni regionali pertinenti e di tutti i paesi interessati, possiamo contribuire alla democrazia, alla prosperità a lungo termine, alla crescita inclusiva e alla promozione dell'occupazione e di un lavoro dignitoso nella regione. Iniziamo sostenendo lo sviluppo di poli marittimi quali utili piattaforme per favorire la partecipazione di tutti i portatori di interesse. Promuoviamo, poi, la creazione di una rete di istituti di formazione marittima, ad esempio ispirandoci al progetto faro sui centri europei di eccellenza per la formazione marittima nel Mar Baltico. In una regione come quella del Mediterraneo, è lavorando in un contesto transfrontaliero e intersettoriale che possiamo essere più efficaci e raggiungere la necessaria massa critica».

La dotazione finanziaria complessiva assegnata ai paesi vicini del Mediterraneo meridionale tra il 2007 e il 2012 ammonta a 7,48 miliardi di euro. La Bei ha potenziato il proprio sostegno per la regione nell'ambito del Femip. Tra la fine del 2002 e il 2012 la Bei ha destinato oltre 13 miliardi di euro al finanziamento dei paesi partner del Mediterraneo e, in collaborazione con istituzioni finanziarie internazionali, agenzie bilaterali e settore privato, ha mobilitato altri 35 miliardi di euro circa per accelerare l'integrazione della regione. Philippe de Fontaine-Vive, della Bei, dichiarato: «Dobbiamo cogliere tutte le occasioni per promuovere ulteriori sinergie tra le politiche e le possibilità di investimento. Il nostro obiettivo, ora, è identificare e avviare attività che favoriscano lo sviluppo di competenze, la creazione di posti di lavoro, la sicurezza e la protezione, la tutela dell'ambiente e la crescita blu nella regione. In questo sforzo la Bei deve poter contare sul sostegno finanziario del settore privato».

L'Imo ha il compito di promuovere a livello internazionale l'adozione di norme quanto più rigorose possibile in materia di sicurezza e protezione marittima, efficienza della navigazione e prevenzione e controllo dell'inquinamento marino causato dalle navi e uno dei responsabili dell'Organizzazione marittima internazionale, Andrew Winbow, ha sottolineato: «Non vi è dubbio che mantenere e rafforzare, ove possibile, la qualità e la sostenibilità dell'ambiente costituisce un'esigenza essenziale. Oltre a un'oculata gestione di risorse che sono per natura limitate, questo comporta anche la necessità di considerare attentamente le richieste concorrenti degli utilizzatori del mare. Due sono i settori di intervento cruciali: istruzione, formazione e diffusione delle informazioni, da un lato, e un'azione di monitoraggio e vigilanza intesa a garantire il rispetto e l'efficace attuazione delle politiche e delle pratiche necessarie, dall'altro. A tal fine, un maggiore ricorso alle possibilità offerte dalla tecnologia, quali la sorveglianza e la raccolta dati via satellite o i sistemi di navigazione elettronica di imminente attuazione, può offrire un contributo prezioso alla tutela dell'ambiente. Insieme alle organizzazioni competenti dell'Ue rappresentate alla conferenza, l'Imo è pronta a fornire il suo appoggio agli Stati della regione per garantire il futuro sostenibile cui tutti aspiriamo».

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