[18/04/2013] News toscana

Case Passerini, depositata la richiesta di autorizzazione per il termovalorizzatore

È stato compiuto oggi un importante passo in avanti per la realizzazione del termovalorizzatore di Case Passerini, che sarà realizzato nel territorio del comune di Sesto Fiorentino al confine con i comuni di Campi Bisenzio e Firenze. Oggi Q.tHermo, la newco incaricata di progettare, costruire e gestire l'impianto, partecipata al 60% da Quadrifoglio e al 40% dal Gruppo Hera, ha depositato presso la Provincia di Firenze la richiesta di autorizzazione per l'avvio del processo che dalla progettazione porterà alla realizzazione vera e propria dell'impianto.

Il termovalorizzatore di Case Passerini nasce con l'obiettivo di rendere più virtuoso, sostenibile e autosufficiente il sistema di gestione rifiuti dell'area metropolitana fiorentina. «Attualmente sui 4.844 km² del territorio vivono un milione e mezzo di persone, che producono oltre un milione di tonnellate annue di rifiuti totali, il 50%, dei quali finiscono in discarica, la forma di smaltimento più impattante sull'ambiente- sottolineano da Quadrifoglio-Grazie agli sforzi messi in campo per incrementare la raccolta differenziata e all'entrata in funzione dell'impianto, a regime sarà possibile superare il conferimento in discarica, intraprendendo così un percorso di avvicinamento del comprensorio fiorentino alle migliori esperienze europee». L'impianto di recupero energia dall'incenerimento dei rifiuti, consentirà lo smaltimento di rifiuti solidi urbani residui dalla raccolta differenziata e di rifiuti speciali non pericolosi ed avrà una capacità di trattamento di 136.760 tonnellate annue (circa 400 tonnellate al giorno).

Grazie ad un generatore da 17,6 MW elettrici di potenza nominale, si produrranno circa 125 GWh, pari al consumo elettrico annuale di circa 40.000 famiglie e con un risparmio annuo di 12.000 tonnellate di petrolio equivalenti (Tep). Questo significa evitare, sempre su base annua, l'emissione di circa 68.000 tonnellate/anno di CO2 (Ispra National Inventory Report 2011). Il sistema è inoltre predisposto per la produzione di energia termica per la rete del teleriscaldamento, a servizio di utenze civili e industriali.

«Quello a cui stiamo lavorando è un investimento che contribuirà allo sviluppo sostenibile delle nostre comunità, portando benefici sia all'ambiente che alla competitività territoriale-  ha spiegato Giorgio Moretti, presidente Q.tHermo e Quadrifoglio- Non bisogna poi trascurare l'impatto che tale opera avrà sull'occupazione e più in generale sull'economia locale. Nel cantiere innanzitutto opereranno per 2 anni circa 200 persone. Inoltre la componentistica meccanica e tecnologica arriverà prevalentemente da imprese nazionali, la turbina per la generazione di energia elettrica sarà fornita da Nuovo Pignone Firenze e gli apparati elettrici, così come le opere civili, saranno anch'essi realizzati da imprese del territorio». Per quanto riguarda uno degli aspetti che desta più apprensione nei cittadini, cioè le emissioni inquinanti in atmosfera, Q.tHermo assicura che «i fumi della combustione saranno sottoposti a trattamenti di depurazione concepiti applicando le tecniche più moderne e affidabili, prevedendo un doppio trattamento attraverso un sistema ridondato di abbattimento e un'emissione in atmosfera attraverso il camino alto 70 metri.

Quando l'impianto sarà messo in funzione, tutti i valori delle emissioni saranno costantemente monitorati e pubblicati sul sito web www.qthermo.it. Sarà possibile quindi per chiunque conoscere, in qualsiasi momento, come sta funzionando l'impianto, quanti rifiuti brucia, quali sono i valori correnti delle emissioni al camino. Tutti i dati saranno memorizzati e resi disponibili sul sito, per consentire anche la consultazione delle prestazioni storiche».

Per quanto riguarda la tempistica, per il rilascio dell'insieme delle autorizzazioni occorreranno circa 6 mesi. Saranno impiegati poi 700 giorni per la costruzione dell'impianto e successivamente sono previste una fase di avviamento e di marcia a regime, con l'obiettivo di entrare nella normale gestione tra il 2016 e il 2017. Questo sempre se non ci saranno ritardi di carattere politico-amministrativo, perché l'area dove sorgerà l'impianto è quella della Piana fiorentina dove sono inserite e previste numerose infrastrutture e sul cui sviluppo non ci sono opinioni concordanti tra le varie istituzioni. 

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