[12/04/2013] News

Corea del Nord, la calma prima della tempesta? Usa: «La Rpdc ha testate nucleari da poter lanciare»

Tokyo: «I missili puntati sul Giappone». Seoul: «Siamo in grado di abbatterli»

La Repubblica popolare democratica di Corea (Rpdc) ieri ha festeggiato a Pyongyang il primo anniversario dell'avvento al potere del giovane leader supremo Kim Jong Un, che l'11 aprile 2012 fu nominato Primo Segretario del Partito dei lavoratori, ma l'ultimo dittatore della dinastia Kim non era presente. Comunque la cerimonia è stata l'occasione per Il presidente dell'Assemblea suprema del popolo, Kim Yong Nam, di minacciare nuovamente azioni militari contro gli Usa: «La Corea del nord non può più ignorare le intimidazioni da parte degli Stati Uniti ed ha deciso di punire gli Usa con notevoli operazioni militari».

Gli americani non stanno prendendo affatto la cosa sottogamba perché i militari nordcoreani avrebbero completato i preparativi per il lancio di un missile balistico. A Pyongyang, anche secondo un reportage pubblicato oggi dall'agenzia ufficiale cinese Xinhua, sembra regnare la calma e la televisione di stato della Rpdc ha trasmesso un'intervista ad un cittadino che ha detto: «Gli Stati Uniti stanno cercando di minacciare il paese, ma grazie a Kim Jong Un, la gente lunedì prossimo potrà tranquillamente festeggiare il compleanno del defunto fondatore Kim Il Sung». Il problema è che i festeggiamenti il 15 aprile potrebbero iniziare o concludersi con il lancio  di un missile Musudan con una portata di 3.000 - 4.000 Km in grado di colpire la  base Usa di Guam-

Gli esperti delle misteriose cose nordcoreane pensano che la leadership della Rpdc, lodando Kim Jong Un e mantenendo la linea dura, stia cercando di aumentare il prestigio di una nazione piegata dall'autarchia e dalla fame.

Durante un'audizione all'Intelligence Committee della Camera dei Rappresentanti Usa, James Clapper, il direttore dal National Intelligence (cioè dell'organismo che coordina tutti i servizi segreti statunitensi), ha detto che «La Corea del Nord sta usando una retorica provocatoria per mostrare i suoi cittadini ed al mondo che il leader Kim Jong Un ha saldamente il controllo del Paese». Clapper pensa che «La Corea del Nord sia destinata a proseguire ad utilizzare un linguaggio bellicoso per lungo tempo. Se qualcuno ha influenza reale sulla Corea del Nord, è la Cina. Ma la Cina è anche un po' frustrata per il comportamento del Nord». Il direttore della Cia, John Brennan, anche lui ascoltato dalla Commissione, ha sottolineato che «E' difficile giudicare le azioni di Kim, perché non è al potere per molto tempo». La Cia prevede di rafforzare il controllo della Corea del Nord e di analizzare più accuratamente le mosse di Kim Jong Un.

Ma la dichiarazione più preoccupante è venuta dal deputato repubblicano Doug Lamborn, che fa parte dell' House of representatives armed services committee, che ha rivelato il contenuto di un rapporto della Defense intelligence agency (Dia) secondo il quale la Rpdc sarebbe in possesso di testate nucleari abbastanza piccolo da essere montate su un missile balistico. Lamborn ha spiegato che la Dia pensa che «La Corea del Nord attualmente possieda armi nucleari in grado di essere portate da un missile balistico, anche se con una bassa affidabilità». Poco dopo il Dipartimento della difesa Usa ha riconosciuto la fondatezza della rivelazione con  una dichiarazione scritta, ma il Pentagono ha detto che «Sarebbe inesatto affermare che la Corea del Nord ha testato, sviluppato o dimostrato il tipo di capacità nucleare descritto nel rapporto».

Il presidente Americano Barack Obama ha incontrato il segretario generale dell'Onu, il sudcoreano Ban Ki-moon, ed ha detto:  «Siamo tutti e due d'accordo sul fatto che sia venuto il tempo per la Corea del nord di mettere fine al tipo di atteggiamento aggressivo che ha adottato e di cercare di far abbassare la temperatura. Nessuno b vuole vedere un conflitto prodursi nella penisola coreana. Continueremo a cercare di risolvere alcuni di questi dossier in maniera diplomatica, anche se, come ho indicato al segretario generale, gli Stati Uniti prenderanno tutte le misure necessarie per proteggere i loro cittadini all'estero e per onorare i loro obblighi relativi alle loro alleanze nella regione».

E ad essere preoccupato ora è proprio il più fedele alleato negli Usa nell'Asia-Pacifico: il Giappone. L'agenzia stampa giapponese Kyodo News riporta e dichiarazioni di un alto funzionario del ministero della difesa secondo il quale «Un'immagine satellitare mostra che la Rpdc ha messo in posizione di tiro una rampa lanciamissili nell'est del Paese». Le immagini, prese da un satellite spia nella mattinata di ieri, sembrerebbero dimostrare che il bersaglio sarebbe il Giappone, anche se lo stesso funzionario precisa che «La rampa in posizione di tiro potrebbe rivelarsi una tattica impiagata dalla Rpdc per ingannare il nemico».

Yoshihide Suga, il segretario generale del governo giapponese, ha detto che l'esecutivo «Prende tutte le misure a sua disposizione per proteggere le vite e la sicurezza dei giapponesi». Il Giappone ha dispiegato missili Patriot intercettori nel centro di Tokyo e due navi da guerra con a bordo altri intercettori nel Mar del Giappone, pronti ad abbattere il missile Musudan proveniente dalla Rpdc, ma diversi analisti militari dicono che verosimilmente la Corea del nord lancerà diversi missili nello stesso tempo.

Intanto la Corea del sud ha chiesto alla Rpdc di riaprire il dialogo per uscire dal pericoloso impasse che rischia di precipitare la penisola coreana e l'intera Asia nord-orientale in una tragedia. Il ministro dell'unificazione Ryoo Kihl-jae ha detto che «L'interruzione delle attività del complesso industriale di Kaesong, un simbolo della riconciliazione e della cooperazione inter-coreana, costituisce un atto che non fa  alcun bene all'avvenire della nostra nazione. La normalizzazione del complesso di deve essere fatta attraverso il dialogo. Invito Pyongyang a riannodare il dialogo per discutere delle richieste del nord. Tutti i problemi, compresi quelli di Kaesong e l'escalation delle minacce della Corea del nord, devono essere risolti attraverso il dialogo. Ma esorto fortemente Pyongyang  a cessare di esacerbare le tensioni sulla penisola».

E chiaro che si sta cercando di colpire e sollecitare la dittatura nordcoreana dove è più sensibile: l'economia. Ma intanto Kim Min-seok, il portavoce del ministero della difesa di Seoul, ha assicurato che «Il dispositivo  antimissile della Corea del sud potrebbe intercettare dei missili eventualmente lanciati dalla Repubblica popolare democratica di Corea se mirassero al territorio sudcoreano. Abbiamo de missili Patriot. Questi missile non possono coprire il territorio nazionale, ma se I missile di Pyongyang entrano nel nostro perimetro di tiro noi possiamo abbatterli». Si tratta del sistema Patriot PAC-2 che è in grado di abbattere missili ed aerei fino a 30 km di altezza.

Il portavoce sudcoreano ha aggiunto: «Il nostro esercito è attualmente in stato di allerta completa a causa dei timori che i missili nordcoreani minaccino la sicurezza del nostro territorio e dei nostri cittadini». Il 10 aprile il ministro degli esteri sudcoreano, Yun Byung-se, aveva detto che «E' fortemente probabile che la Rpdc lanci dei missili a media portata, in ogni momento a partire da adesso».

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