[29/03/2013] News toscana

La Capitaneria di porto di Livorno contro la pesca illegale

La  Capitaneria di porto di Livorno continua la sua azione per la  prevenzione e di repressione degli illeciti contro le risorse marine e l'ambiente in generale: «Nelle ultime ore - si legge in una nota -  sono stati due gli episodi che hanno visto l'intervento repressivo dei mezzi e degli uomini della Guardia costiera livornese in mare. Il primo ha riguardato un peschereccio a strascico della marineria Viareggina che è stato sorpreso mentre era in navigazione nella riserva integrale, "Zona A", dell'area marina protetta "Secche della Meloria". La violazione è stata riscontrata grazie al nuovo sistema di monitoraggio, attivo nella sala operativa della Capitaneria di Livorno, da dove l'operatore addetto ha potuto rilevare la presenza di un'unità in zona vietata. Interrogato il sistema automatico di identificazione (Ais) la traccia è stata ricondotta al motopeschereccio a strascico A.P., di stanza a Viareggio.

Passata la segnalazione all'equipaggio della Motovedetta della Capitaneria, immediatamente è scattato il controllo. Nonostante la prontezza operativa del mezzo e del suo equipaggio, appositamente integrato da un "ispettore pesca" , all'arrivo della vedetta in zona l'unità era già fuori della riserva marina e non intento in operazioni di pesca. Dal controllo a bordo non è stata riscontrata presenza di attrezzature illecite, né di prodotti ittici vietati. Il comandante del motopesca è stato comunque denunciato per la violazione alle norme sulle riserve marine, avendo navigato nell'area di riserva integrale delle secche. Rischia una pesante sanzione penale».

Il secondo intervento della capitaneria è avvenuto durante un controllo ai  bagni "Lido" di Livorno: «E' stato sorpreso un pescatore sportivo livornese che deteneva oltre 300 esemplari di ricci di mare appena pescati. Un quantitativo ben oltre quello consentito dalle norme per i dilettanti, che possono raccogliere non più di 50 esemplari al giorno. Per tale violazione al trasgressore è stata comminata una sanzione di 1.000 euro ed il sequestro del pescato, nonché alcuni coltelli utilizzati per la raccolta. I ricci, ancora vivi sono stati restituiti al loro ambiente naturale. L'attività della capitaneria proseguirà intensa anche nei prossimi giorni».

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