[29/03/2013] News

Il bluff (?) della Corea del Nord: pronta ad attacchi strategici missilistici

Kim Jong Un: «E’ giunto il momento di regolare i nostri conti con gli imperialisti americani»

Come ritorsione contro il sorvolo della penisola coreana da parte di bombardieri statunitensi stealth B2, Kim Jong Un, il giovane leader supremo della Repubblica popolare democratica di Corea (Rpdc), ha firmato un piano di attacco della sua Forza missilistica strategica. Oggi la Kcna, l'agenzia ufficiale del regime nazional-stalinista di Pyongyang, scrive che Kim Jong Un ha detto: «Data la situazione, è giunto il momento di regolare i nostri conti con gli imperialisti americani».

La Kcna conferma le minacce fatte dalla Rpdc nei giorni scorsi: in caso di «Provocazione temeraria», cioè di un attacco  terrestre da parte di Usa e Corea del sud,  il piano di attacco missilistico avrebbe come obiettivo gli Usa continentali, le basi americane delle  Hawaï e Guam e la Corea del sud. Secondo Kim Jong Un, le ultime manovre militari congiunte Usa-Corea del sud non sono solo «Una semplice dimostrazione di forza ma un ultimatum che dimostra che vogliono dichiarare a tutti i costi una guerra nucleare nella penisola coreana».

La paranoia della dittatura nordcoreana ha raggiunto il culmine ieri, quando due bombardieri stealth B-2 sono arrivati in Corea del sud per un'esercitazione, ma il segretari alla difesa Usa, Chuck Hagel, ha negato che il sorvolo del territorio sudcoreano possa aggravare la tensione nella regione che è aumentata dopo che il 12 febbraio la Rpdc ha effettuato un test nucleare condannato dal Consilio di sicurezza dell'Onu. Il Presidente del US Joint Chiefs of Staff, Martin Dempsey, ha spiegato il dispiegamento degli aerei "fantasma" B-2 nelle esercitazioni militari congiunte con la Corea del sud serve «Per lo più a rassicurare gli alleati che possono contare sugli Stati Uniti che sono preparati per  aiutarli a scoraggiare conflitto».

Comunque Kim Jong Un, stanotte alle 00:30 ora di Pyongyang, ha nuovamente ordinato al suo esercito di tenersi pronto  a colpire obiettivi americani. La decisione è stata presa durante una riunione alla quale hanno partecipato 4 altissimi ufficiali delle forze armate (il vero padrone del regime) compresi il capo di Stato maggiore dell'esercito e il comandante della Forza missilistica strategica. Kim ha detto che i missili della Rpdc, per la verità più noti per i molti clamorosi insuccessi che per i pochissimi lanci finiti bene, sono in stand-by in modo da poter colpire in qualsiasi momento gli Usa continentali, le Hawaii, Guam e la Corea del sud, mentre non viene più citata la base militare statunitense di Okinawa, in Giappone. La foto della riunione del vertice militare nordcoreano mostra una mappa con la traiettoria del percorso di  un missile balistico, descritto come un «Piano per attaccare la terraferma Usa».

I giornali nordcoreani annunciano anche che il leader supremo Kim Jong Un ha incaricato i propagandisti militari di «Rafforzare l'educazione ideologica tra le truppe della nazione». La televisione di Sstato ha detto che il leader si è riunito ieri a Pyongyang con  tutti i capi della propaganda militare e che ha detto che il compito di questo irrobustimento della propaganda ideologica/militare «E' quello di aiutare ottenere una vittoria decisiva contro gli Stati Uniti ed i suoi alleati con la potenza dell'ideologia». Kim ha esortato gli ufficiali a «Far avanzare l'educazione ideologica andando tra i soldati». I media della dittatura declamano che «I partecipanti hanno fatto una promessa di fedeltà al comandante supremo Kim», intanto la televisione del regime trasmetteva in sottofondo una canzone che invita a rischiare la vita per proteggere Kim Jong Un che, nonostante il suo paffuto aspetto, si sta rivelando pericolosamente instabile come suo nonno Kim Il Sung e suo padre Kim Jong Il. Ma il giovane leader supremo con le mosse di ieri e di stanotte ha voluto rafforzare il controllo sull'esercito e rafforzare la posizione dei suoi d fedelissimi ed anche per questo ha intensificato le visite alle truppe. Infatti è proprio dall'ala "filo-cinese" dell'esercito che potrebbe venire un colpo di mano in grado di mettere fine alla dittatura dinastica dei Kim.

Intanto Hagel avverte che «Le azioni provocatorie e il tono bellicista della Corea del nord hanno aumentato drasticamente il pericolo della regione». Secondo il segretario alla difesa Usa è però «Necessario comprendere questa realtà. Ci sono un sacco di incognite, ma gli Stati Uniti devono prendere sul serio ogni provocazione, parola ed azione bellicose che Kim Jong Un ha fatto da quando è salito al potere. Gli Stati Uniti sono impegnati inequivocabilmente nella loro alleanza con la Corea del Sud e altri alleati nella regione, e che saranno pronti ad affrontare ogni evenienza».  

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