[22/03/2013] News

Shift2rail, 1 miliardo di euro per un sistema ferroviario europeo all'avanguardia

Un settore ferroviario europeo coeso, che sappia investire in ricerca e sviluppo per far fronte all'incremento della domanda di traffico passeggeri e merci e che sia competitivo nei confronti dei concorrenti asiatici: sono questi gli obiettivi di Shift2rail, il documento presentato oggi da Anie/Assifer, l'associazione che rappresenta l'industria ferroviaria italiana.

Shift2rail costituisce in assoluto la prima proposta congiunta dell'intera industria ferroviaria europea, rappresentata da Unife, di cui Anie/Assifer è socio, per sviluppare un progetto di ricerca e innovazione che abbia una rapida ricaduta sui prodotti richiesti dal mercato. Lo scopo principale è quello di dimostrare alla Comunità Europea la volontà di collaborare del settore ferroviario, per promuovere l'integrazione di tecnologie avanzate in prodotti innovativi. Tutto ciò in risposta alla politica adottata a livello europeo nell'ambito dei trasporti attraverso il Libro Bianco 2011.

«L'appuntamento di oggi esprime la volontà del nostro sistema ferroviario di fare squadra per giungere a soluzioni tecnologiche capaci di costituire un vantaggio competitivo nello scenario internazionale- ha sottolineato il presidente di Assifer Maurizio Manfellotto - Quello a cui puntiamo è una tecnologia in continua evoluzione in termini di trasporto e di sostenibilità».

Sono cinque, in particolare, le aree di innovazione che saranno al centro dei progetti di  ricerca: Energy & Mass Efficient Technologies for High Capacity Green Trains; Advance Traffic Management and Control Systems; Cost efficient - High Capacity Green Infrastructure; IT Solutions for a Seamless Attractive Railway Transport System: The Technologies for Sustainable & Attractive European Freight Transport. 

Il budget totale stimato per il progetto Shift2rail è di circa 1 miliardo di euro in un periodo di 6-7 anni, finanziato congiuntamente dal settore privato e dalla Commissione europea. Si prevede che almeno il 25% dei fondi sia destinato esclusivamente a Pmi, Centri di ricerca e Università, perché possano apportare il loro contributo nel campo degli sviluppi innovativi da lanciare sul mercato ferroviario, con un miglioramento del traffico non solo a lunga percorrenza, ma anche regionale e urbano. 

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