[19/03/2013] News

Muos in Sicilia. vicenda paradossale e surreale

La Regione ricorre al Tar contro sé stessa

Sta diventando davvero paradossale la vicenda del Mobile user objective system (Muos) il sistema di telecomunicazioni satellitare della marina militare statunitense, composto da 5 satelliti geostazionari e 4 stazioni a terra dotate di tre grandi parabole del diametro di 18,4 metri e due antenne alte 149 metri, una delle quali dovrebbe sorgere a Niscemi in Sicilia. 

Legambiente Sicilia ricorda che al Tar di Palermo è pendente il ricorso n. 1864/2011 proposto dal Comune di Niscemi per chiedere l'annullamento delle autorizzazioni, ritenute illegittime, rilasciate dalla Regione nel giugno 2011 per la costruzione del Muos. L'associazione ambientalista, che si è costituita con i propri legali a supporto delle richieste del Comune e a difesa della Riserva naturale Sughereta di Niscemi, le cui norme di tutela non consentono la realizzazione del Muos, sottolinea che «In data 27 febbraio 2013 la Presidenza della Regione si è costituita dinnanzi al Tar patrocinata dall'Ufficio Legislativo e Legale a supporto delle richieste del Comune di Niscemi e quindi contro i provvedimenti dell'Assessorato Regionale Territorio e Ambiente e dell'Arpa Sicilia, difesi in udienza dall'Avvocatura dello Stato insieme al Ministero della Difesa».

Per Angelo Dimarca, responsabile regionale conservazione natura di Legambiente Sicilia, descrive una situazione surreale: «Roba da non crederci, la Regione si costituisce contro se stessa. Basterebbe revocare o annullare i suddetti provvedimenti ed il ricorso decadrebbe. La Regione chiede al TAR di dichiarare illegittimi provvedimenti che potrebbero essere revocati dalla dirigenza regionale che li ha emessi o annullati dal Presidente della Regione ai sensi della LR 10/2000».

Contro il Muos è in atto da mesi una forte mobilitazione popolare. Il mega-impianto siciliano dovrebbe essere utilizzato per il coordinamento capillare di tutti i sistemi militari statunitensi del mondo, in particolare per il controllo dei droni che gli Usa utilizzano sempre di più per colpire i loro "nemici" all'estero.

Gli attivisti No Muos, gli ambientalisti ed i cittadini dei comuni vicini all'impianto sono fortemente preoccupati per «Le conseguenze dell'istallazione di tale sistema su: salute umana, ecosistema della Sughereta di Niscemi, qualità dei prodotti agricoli, diritto alla mobilità e allo sviluppo del territorio, diritto alla pace e alla sicurezza del territorio e dei suoi abitanti».

Per questo il Cigno Verde siciliano guarda con preoccupazione alle strane mosse della Regione: «Al di là degli annunci, si stanno precostituendo tutte le condizioni per ingarbugliare sul piano giuridico-amministrativo una vicenda che potrebbe essere chiarita e risolta definitivamente con la immediata revoca delle autorizzazioni regionali che invece permangono in vita e continuano ad alimentare contenziosi».

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