[18/03/2013] News

Dicofol, inquinante organico persistente: la proposta dell'Ue per proteggere salute e ambiente

La sostanza chimica dicofol presenta le caratteristiche degli inquinanti organici persistenti (Pop) per cui, in previsione della prossima riunione del comitato d'esame (programmata per ottobre 2013), il Consiglio europeo propone di includerlo nell'elenco dei Pop previsti dalla Convenzione di Stoccolma.

La convenzione di Stoccolma sugli inquinanti organici persistenti (approvata con decisione 2006/507/CE) ha lo scopo di proteggere la salute umana e l'ambiente dagli inquinanti organici persistenti. La convenzione offre un quadro, fondato sul principio precauzionale, per far cessare la produzione, l'uso, l'importazione e l'esportazione degli attuali ventidue Pop prioritari, la loro manipolazione e smaltimento in sicurezza e l'eliminazione o la riduzione delle emissioni di alcuni Pop derivanti da produzione non intenzionale.

In base alla convenzione, ciascuna parte contrante può presentare al segretariato una proposta di inclusione di una sostanza chimica negli appositi elenchi (allegati A, B o C della convenzione) che sarà esaminata dal comitato d'esame degli inquinanti organici persistenti.

Secondo i dati scientifici e i rapporti di riesame disponibili, e tenuto conto dei criteri di selezione indicati dalla convenzione, il dicofol presenta le caratteristiche dei Pop. Il dicofol, inoltre, non può essere utilizzato come principio attivo nei prodotti fitosanitari e non è autorizzato per l'immessi sul mercato. Infatti, l'immissione in commercio e l'uso della sostanza come pesticida sono già cessati o sono stati drasticamente ridotti nell'Ue.

Nel 2008, in base al fascicolo sul dicofol preparato dai Paesi Bassi l'Ue ha stabilito di includere il dicofol nell'elenco dei Pop a titolo del protocollo sugli inquinanti organici persistenti della convenzione del 1979 sull'inquinamento atmosferico transfrontaliero a grande distanza (recepito nel diritto comunitario dal regolamento europeo del 850/2004). Inoltre, il dicofol è stato analizzato dal comitato d'esame per verificare se può costituire o meno una possibile alternativa all'endosulfan.

Non è escluso, comunque, che il dicofol venga ancora prodotto, utilizzato o emesso non intenzionalmente in quantità significative in altri paesi. Visto che questa sostanza può essere trasportata nell'ambiente per lunghe distanze, i provvedimenti adottati a livello nazionale o unionale non sono sufficienti a garantire un grado elevato di tutela dell'ambiente e della salute umana ed è dunque necessaria un'azione internazionale su più ampia scala.

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