[15/03/2013] News

Li Keqiang è il nuovo premier della Cina. Un uomo di Partito per guidare il gigante in crisi di crescita

La prima sessione della 129esima Assemblea popolare nazionale  (Apn) della Cina ha approvato oggi la nomina di Li Keqiang a primo ministro della Repubblica popola proposta dal Partito comunista cinese (Pcc).

Circa 3.000 deputati della 12esima hanno votato naturalmente a favore di Li Keqiang, proposto a premier direttamente dal nuovo presidente cinese Xi Jinping. Si chiude così la transizione dal potere comunista che per 10 anni ha guidato la Cina nella sua crescita veloce ad una nuova leadership del Pcc che dovrà affrontare i problemi ambientali, economici, sociali e geopolitici che quella crescita sfrenata ha aperto.

Tutto è comunque andato come previsto dal Partito: Li Keqiang succede a Wen Jiabao, che era alla testa del Consiglio degli affari di Stato (il governo centrale cinese) dal 2003 e diventa così il settimo primo ministro della Repubblica popolare della Cina, dopo la sua  fondazione nel 1949, in seguito alla lunga marcia maoista che sconfisse i giapponesi e poi il governo nazionalista.

La biografia di questo uomo di apparato non ha niente a che vedere con lo spirito rivoluzionario maoista della Cina feudale, contadina ed affamata uscita distrutta dalla seconda Guerra Mondiale. Li è nato nel 1955 nella provincia orientale dell'Anhui e si è iscritto al Pcc nel 1976. Si è laureato in legge all'università di Pechin ed ha un dottorato in economia.

Dopo essere stato nominato governatore delle province di Henan (centro) e del Liaoning (nord-est), nel 2007 è stato eletto nel  Comitato permanente dell'ufficio politico del Comitato centrale del Pcc, dove è stato confermato nel novembre 2012, quando già tutti sapevano che i giochi nel Partito comunista erano fatti e che sarebbe diventato il nuovo premier cinese per i prossimi 10 anni.

 

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