[14/03/2013] News

Stess test delle centrali nucleari, il Parlamento europeo chiede urgenti misure di sicurezza

Il Parlamento europeo ha approvato oggi, con 414 sì, 116 no e 37 astensioni, una risoluzione non legislativa che prevede che «Tutti i miglioramenti della sicurezza raccomandati, in seguito agli stress test di resistenza dei reattori nucleari dell'Ue, devono essere messi in opera in maniera urgente» Inoltre gli eurodeputati insistono sul fatto che «I gestori delle centrali nucleari prendano in carico questi miglioramenti così come i costi dei quali sono responsabili in caso di incidente».

Un emendamento adottato con 315 voti a favore e 282 contrari sottolinea che «Gli stress test sono incompleti» e che «Rischi quali gli eventi secondari, il deterioramento del materiale, l'errore umano e l'esistenza di particolari difetti all'interno del contenitore del reattore, non sono stati tenuti di conto. Anche se gli stress test sono stati superati con successo, non garantiscono la sicurezza di una centrale nucleare»

La presidente della Commissione energia, la berlusconiana Amalia Sartori, dimentica dell'entusiastico appoggio al nucleare del Pdl, aveva presentato un'interpellanza nella quale chiedeva «Quali conclusioni degli stress test saranno integrate nella prossima revisione della direttiva sulla sicurezza delle installazioni nucleari». Inoltre l'europarlamentare italiana ha chiesto «Indicazioni chiare sul calendario ed il contenuto delle proposte vincolanti in materia di assicurazione e di responsabilità».

Secondo il Parlamento europeo «I test hanno rivelato che la quasi totalità delle centrali deve essere oggetto di miglioramenti della sicurezza adeguati per ogni sito» ed ha chiesto con insistenza «Un'attuazione urgente di misure di messa a livello».

Gli europarlamentari sono convinti che l'European nuclear safety regulators group (Ensrg) «Debba avere un ruolo predominante nel controllo e nella messa in opera delle raccomandazioni», sottolineando allo stesso tempo che «I costi di questi miglioramenti, qualunque siano, devono essere resi in carico totalmente dai gestori delle centrali nucleari e non dai contribuenti». Peccato che molte delle compagnie che gestiscono le centrali nucleari europee siano statali e fortemente partecipate e finanziate dagli Stati...

Il Parlamento europeo si è complimentato per la prossima revisione della Direttiva sulla sicurezza degli impianti nucleari che «Dovrà essere ambiziosa e permettere dei maggiori miglioramenti». Gli eurodeputati accolgono favorevolmente anche l'intenzione della Commissione europea di proporre degli strumenti legislativi e non legislativi nel settore delle assicurazioni e della responsabilità nucleare, però «I gestori delle centrali nucleari e i titolari delle licenze di trattamento delle scorie nucleari dovranno disporre di mezzi finanziari tali che le assicurazioni od altri strumenti permettano loro dio assumersi interamente i costi dei quali sono responsabili a titolo di danno causato alle persone ed all'ambiente in caso di incidente».

La risoluzione sottolinea che «Gli stress test hanno un campo di azione limitato» e che «Non sono stati ampliati alla preparazione alle situazioni di emergenza al di fuori dei siti, malgrado l'importanza di una tale preparazione per limitare gli effetti degli incidenti nucleari potenziali sulla popolazione». I Deputati europei ricordano che «Nell'Unione europea più di 100.000 abitanti vivono entro un raggio di 30 km intorno alle 47 centrali nucleari con 111 reattori».

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