[12/03/2013] News toscana

Prato, mini-idro al Cavalciotto: la provincia riapre i termini per le osservazioni

Non convince alcuni cittadini  il progetto di realizzazione della centrale mini-idro a Santa Lucia, all'interno delle antiche strutture della diga del Cavalciotto, lungo il Bisenzio. La società H2e che dovrebbe costruire l'impianto (dopo averne realizzati altri in vallata) assicura che l'architettura esterna rimarrà identica all'attuale, a nessuno degli utilizzatori a valle mancherà acqua e anzi, attraverso l'installazione di due turbine verrà prodotta energia "green" (circa un milione 350mila kilowatt/ora) in grado di soddisfare le esigenze energetiche di circa tremila persone.

Queste spiegazioni non hanno convinto le associazioni "Il Cavalciotto di Santa Lucia" e "Santa Lucia insieme" che hanno raccolto 500 firme di cittadini  per dire no al progetto (già autorizzato da provincia, comune,  sovrintendenza), perché a loro parere  la centrale idroelettrica sarebbe costruita troppo vicina al muro medievale e all'inizio del sistema storico delle gore di Prato, che tra l'altro verrebbe messo in crisi dal punto di vista idraulico. Ora la provincia riapre almeno parzialmente il confronto, mettendo a disposizione dei cittadini trenta giorni di tempo per presentare le osservazioni sul progetto di realizzazione dell'impianto di produzione idroelettrica.

Sono stati infatti riaperti i termini (la scadenza è ora fissata al 10 aprile) per la partecipazione pubblica nell'ambito del procedimento di valutazione di impatto ambientale per l'esecuzione della centrale, prima che venga completata l'istruttoria interdisciplinare e procedere con la pronuncia di compatibilità ambientale. «Già nel dicembre scorso abbiamo accolto le istanze ricevute nel corso di incontri e assemblee pubbliche che avevano per tema il Cavalciotto - ha ricordato l'assessore all'ambiente Stefano Arrighini - Ora procederemo con la massima trasparenza valutando con la dovuta attenzione le osservazioni che arriveranno dai cittadini, prima di completare la pratica e pronunciarsi sulla compatibilità ambientale».

La provincia comunque ricorda che rimane valido il procedimento in corso nell'ambito del quale, comune di Prato, Soprintendenza per il paesaggio e Arpat, si erano già espresse non rilevando motivi ostativi al progetto.

L'investimento del gruppo H2E è di circa un milione 230mila euro ai quali vanno aggiunti i 100mila euro che la società darà al comune per il diritto di concessione per 25 anni dell'area nella quale nascerà l'impianto.

Dall'amministrazione provinciale informano che tutte le osservazioni, memorie e note tecniche ricevute saranno pubblicate sul sito della provincia, così come trovano già spazio la relazione delle due associazioni Il Cavalciotto di Santa Lucia e Santa Lucia insieme e tutti gli atti relativi al procedimento. Le comunicazioni dovranno pervenire entro il 10 aprile all'ufficio protocollo dell'ente, in via Ricasoli 25, a mano, raccomandata, posta certificata. Scaduti i trenta 30 giorni le amministrazioni interessate dal progetto saranno chiamate a esprimersi definitivamente. 

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