[08/03/2013] News

Efficienza energetica, proposta modifica direttiva Ue causa imminente entrata della Croazia

Il Consiglio Ue propone di adattare la direttiva sull'efficienza energetica in conseguenza dell'adesione della Croazia all'Unione europea.

Il trattato relativo a tale adesione - che tutti gli Stati membri e la Repubblica di Croazia hanno firmato nel dicembre 2011 a Bruxelles - prevede che entrerà in vigore il primo luglio 2013, a condizione che tutti gli strumenti di ratifica siano stati depositati prima di tale data.

Secondo tale atto di adesione, quando gli atti delle istituzioni adottati anteriormente all'adesione richiedono adattamenti in conseguenza dell'adesione e gli adattamenti necessari non sono contemplati nell'atto di adesione o nei suoi allegati, laddove l'atto iniziale non è stato adottato dalla Commissione, il Consiglio - deliberando a maggioranza qualificata su proposta della Commissione - adotta gli atti a tal fine necessari.

In considerazione dell'adesione della Croazia, è necessario apportare un adattamento tecnico alle proiezioni sul consumo energetico dell'Unione europea nel 2020 per rispecchiare la situazione di un'Ue a 28 membri. Le proiezioni realizzate nel 2007 indicano un consumo di energia primaria nel 2020 pari a 1842 Mtoe per i 27 Stati membri. Le stesse proiezioni indicano un consumo di energia primaria nel 2020 pari a 1853 Mtoe per l'Ue-28, compresa quindi la Croazia. Una riduzione del 20% corrisponde a un consumo di 1483 Mtoe nel 2020 ovvero a una riduzione di 370 Mtoe rispetto alle proiezioni.

Dunque, tale adattamento tecnico è necessario perché la direttiva del 2012 (la numero 27) sull'efficienza energetica sia applicabile in Croazia.

La direttiva riguarda, infatti l'efficienza degli usi finali dell'energia e i servizi energetici. E impone agli Stati membri di definire obiettivi nazionali indicativi in materia di efficienza energetica tenendo conto del consumo energetico dell'Unione nel 2020.

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