[05/03/2013] News

La Corea è teoricamente in guerra

Pyongyang dichiara nullo l'armistizio con Corea del sud ed Usa

Il comando militare supremo della Repubblica popolare democratica di Corea (Rpdc) ha dichiarato oggi che «L'Accordo di armistizio della guerra di Corea decadrà lunedì», il giorno in cui è previsto l'avvio delle manovre militari congiunte tra corea del sud e Usa.

Un portavoce dell'Esercito popolare (Kpa) nordcoreano, il vero padrone della dittatura nazional-stalinista, ha detto che la decisione è «Una risposta alle politiche ostili degli Stati Uniti» e che il Kpa «Adotterà maggiori contromisure ancora più forti». Intanto la Rpdc ha deciso di sospendere, a partire da lunedì, il lavoro della delegazione nordcoreana a Panmunjom, la località di confine tra le due Coree dove rappresentanti del nord e del sud si incontrano per comunicare e negoziare.

Le forze armate sudcoreane e statunitensi hanno dato il via a manovre militari di due settimane per «Rafforzare la capacità difensiva», si tratta di "Key Resolve", un'operazione che coinvolge 10.000 soldati sudcoreani e 3.500 statunitensi. Negli anni passati esercitazioni militari simili erano state occasione di proclami bellicosi da parte del regime nordcoreano, ma questa volta si è arrivati a porre fine all'armistizio che ha messo fine alla guerra di Corea (1950 - 1953).  Proprio uno dei protagonisti di quel conflitto, la Cina, che con il suo intervento salvò il regime comunista di Pyongyang e poi l'ha continuato a sostenere nonostante le bizzarrie  dinastiche/nazionaliste della famiglia Kim, sembra ogni giorno più preoccupata della piega che sta prendendo la situazione, soprattutto dopo l'ultimo test nucleare effettuato dalla Corea del nord e nettamente condannato da Pechino.

Oggi un portavoce del ministero degli esteri cinese ha detto che la Cina «Spera che tutte le parti cerchino di diminuire la tensione nella penisola e promuovere la pace e la stabilità».

Ma l'agenzia ufficiale nordcoreana ha rilanciato le minacce di considerare nullo l'armistizio  e secondo diversi esperti di politica internazionale le  nuove sanzioni imposte alla Rpdc dopo il suo terzo test nucleare potrebbero servire come pretesto alla dittatura militare di Pyongyang per rompere l'armistizio di Panmunjom che ha sancito la divisione della  Corea all'altezza del 38esimo parallelo e la creazione di una fascia smilitarizzata.

Ma quell'armistizio vuole anche dire che la guerra di Corea formalmente non è mai terminata, né per il regime di Pyongyang che pensa di essere l'unico legittimo, né per gli Usa, le cui truppe hanno combattuto in Corea sotto le insegne dell'Onu, che non hanno mai voluto firmare un trattato di pace con la Corea del nord e che mantengono ancora 28.000 soldati e qualche bomba atomica in Corea del sud.

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