[28/02/2013] News

Veicoli energeticamente efficienti, ecco le linee guida Ue sugli incentivi finanziari

Ancora una volta, perņ, scarsa attenzione ai flussi di materia

Oggi la Commissione europea ha pubblicato nuove linee guida che indicano «Come gli Stati membri dovrebbero usare gli incentivi finanziari per incoraggiare la domanda di veicoli a basse emissioni di CO2». In una nota, la Commissione spiega che «Lo sviluppo e la crescente penetrazione sul mercato di veicoli puliti ed efficienti sul piano energetico sono stati considerati a lungo quali mezzi efficaci per ridurre la dipendenza dei trasporti dagli idrocarburi e quindi ridurre le emissioni di gas a effetto serra. Ciò contribuirà anche ad aiutare l'industria automobilistica europea a mantenere il proprio vantaggio competitivo sul mercato globale».

Attualmente, le regole sugli incentivi finanziari differiscono tra i vari paesi dell'Ue, «Ma un quadro comune potrebbe favorire l'aumento del parco veicoli ecologici - dice la Commissione - determinando prezzi più bassi per i consumatori. Gli incentivi possono essere anche strumenti utili per dare impulso all'industria automobilistica che produce veicoli a basse emissioni di CO2, essi però possono anche determinare distorsioni del mercato. Per affrontare questa problematica, tra i principi obbligatori nell'ambito delle linee guida vi è quello della non discriminazione quanto all'origine del veicolo, il rispetto delle regole dell'Ue in tema di aiuti di Stato e di appalti nonché la valorizzazione delle migliori pratiche in questo ambito. Gli Stati membri devono tener conto di questi principi per non violare le disposizioni del trattato Ue; un altro gruppo di principi ha invece il carattere di raccomandazione».

I principi obbligatori delle linee guida si basano sul trattato Ue  e comprendono le disposizioni che si devono bbligatoriamente rispettare per non violarlo:  La non discriminazione per quanto concerne l'origine del veicolo in questione;   La compatibilità con la legislazione Ue in tema di omologazione;  La non violazione delle regole dell'Ue in tema di aiuti di Stato;  La presa in conto delle disposizioni in tema di appalti pubblici; Il rispetto del riconoscimento reciproco all'atto di notificare gli incentivi.

I principi in forma di raccomandazioni offrono un insieme di best practice la cui implementazione contribuirà a ottenere benefici addizionali a livello europeo:  Neutralità tecnologica: gli incentivi non dovrebbero essere limitati a certe categorie di veicoli (ad esempio, motore a combustione, ibrido, elettrico, ecc.); Riferimento a un insieme di criteri comuni in tema di prestazioni: gli incentivi dovrebbero essere disponibili per tutti i nuovi veicoli che raggiungono una determinata prestazione ambientale;  Proporzionalità:  l'incentivo concesso dovrebbe essere proporzionale al miglioramento delle prestazioni;  Dimensione adeguata dell'incentivo: l'incentivo non dovrebbe superare il costo addizionale della tecnologia;  Riferimento ai limiti dell'UE in tema di CO2: le soglie per gli incentivi finanziari dovrebbero tener conto dei limiti di emissioni di CO2 definiti dalla pertinente legislazione dell'Ue.

Ancora una volta, la Commissione però sceglie di non inserire in uno stesso corpus organico interventi che favoriscano le potenzialità offerte da una cooperazione con la manifattura del riciclo - introducendo incentivi per l'utilizzo di materie prime seconde nella costruzione dei mezzi - né indicare precise azioni per un minore e più efficiente utilizzo di materia vergine durante la produzione industriale dei veicoli.

Le linee guida previste si applicheranno agli incentivi finanziari concessi sotto qualsiasi forma, come ad esempio sovvenzioni a fondo perduto, prestiti, sgravi fiscali, altri tipi di incentivi fiscali o altre forme di incentivi monetari per automobili, furgoni,  autobus, autocarri, moto a due e tre ruote e quadricicli

Nella sua comunicazione del 2010 "Una strategia europea per i veicoli puliti ed efficienti sul piano energetico", la Commissione europea ha presentato una strategia per lo sviluppo di veicoli puliti e per la loro penetrazione sul mercato. Tra gli strumenti che la strategia suggeriva per stimolare la domanda in Europa di veicoli puliti ed efficienti dal punto di vista dei consumi c'erano anche linee guida sui meccanismi finanziari. Un forte sostegno a questa iniziativa è stato anche espresso nella Relazione finale CARS 21 e l'adozione di questa misura è stata confermata nella Comunicazione CARS 2020.

Antonio Tajani, commissario Ue per l'Industria e l'imprenditoria, ha sottolineato che «La Commissione incoraggia da tempo lo sviluppo di veicoli puliti ed efficienti sul piano energetico. Queste linee guida e un quadro comune proposto per gli incentivi finanziari serviranno a ridurre le emissioni di CO2 e aumentare simultaneamente la domanda di veicoli puliti. Gli incentivi finanziari concessi dagli Stati membri sono strumenti estremamente efficaci per incoraggiare la penetrazione di questi veicoli sul mercato. Però, per assicurare condizioni di equità per le imprese e raggiungere un effetto significativo sul mercato, abbiamo sogno di un quadro comune».

Negli ultimi anni diverse misure politiche sono state adottare a livello Ue, nazionale e regionale per incoraggiare lo sviluppo e la fornitura di veicoli a basse emissioni di CO2. Consistenti finanziamenti dei  programmi europei sono stati destinati alla ricerca e ad attività innovative consentendo l'immissione sul mercato di diverse tecnologie pulite. Parallelamente alle iniziative pubbliche per rendere più ecologici i trasporti stradali, è diventata essenziale  l'implementazione di misure sul lato della domanda, per sensibilizzare i consumatori e diffondere l'accettazione dei veicoli puliti, incrementandone la diffusione.

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