[26/02/2013] News toscana

Alghe della Laguna di Orbetello: i costi dello smaltimento saranno a carico dello Stato?

Coinvolgere lo Stato ed in particolare al ministero dell'Economia e delle Finanze, in quanto titolare delle aree demaniali, a farsi carico del costo dello smaltimento delle alghe della Laguna di Orbetello: è questa l'intenzione della Regione Toscana, in accordo con provincia di Grosseto e comune di Orbetello.

La Regione, che è stata indicata come amministrazione competente a favorire il passaggio dalla gestione dell'emergenza a quella ordinaria da un'ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione civile, ha assunto questa iniziativa che intenderà sottoporre al nuovo Governo, che ad oggi non è possibile sapere da quali forze politiche sarà sostenuto.

La Regione comunque ha disposto uno stanziamento straordinario di un milione di euro l'anno per cinque anni per concorrere, con gli enti locali, alla gestione del sistema lagunare. Il comune di Orbetello però dovrà modificare il regolamento comunale in modo da poter assimilare le alghe ai rifiuti urbani e rendere sostenibile economicamente l'operazione, in base anche a quanto emerso da un parere di Arpat e Agenzia regionale recupero risorse.

Secondo gli enti citati l'assimilazione porta con sé essenzialmente tre vantaggi: risparmio economico, perché l'assimilazione permette di ridurre di almeno tre volte (secondo le stime dell'Ato Sud) i costi relativi al trasporto e alla gestione delle alghe classificate come rifiuti speciali; rispetto del sistema di gestione dato che il trasporto, il pretrattamento all'impianto di Patanella cosiddetto "Patanellino" e l'obbligatorio conferimento a impianti di recupero, potrà essere svolto dal gestore unico individuato da Ato Sud. Le alghe così entrano nel sistema di gestione rifiuti regolato da gara, che impone a chi ha vinto la gara di spendere meno utilizzando gli impianti più economici e prevedendo quindi lo smaltimento al minor costo possibile. Infine un ulteriore vantaggio secondo Regione ed enti locali è rappresentato dalla tracciabilità. Le alghe infatti potranno essere conferite agli impianti di recupero presenti sul territorio come Le Strillaie.

La Regione inoltre informa che si sta lavorando anche ad un secondo obiettivo: individuare soluzioni alternative all'impianto a biomasse cosiddetto "Patanellone" la cui realizzazione era stata superata nel corso di una riunione svoltasi a maggio scorso a Roma tra ministero dell'Ambiente, Enti locali e Commissario. Infine è stato annunciato che nel nuovo Accordo di programma che dovrà essere firmato entro giungo con i ministeri interessati, saranno attivate forme di sperimentazione per ridurre la produzione algale.

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